Cerca un articolo
Articoli in primo piano

L’intervento di riparazione transcatetere della valvola tricuspide (TTVI), affetta da insufficienza severa, è effettuato con sempre maggior frequenza ed è associato a una migliore qualità di vita rispetto alla solaterapia medica. La valutazione del rischio operatorio e la previsione del successo procedurale eclinico dell’intervento sono molto importanti prima di sottoporre a TTVI. Il TRISCORE è uno scoreintrodotto per predire la mortalità operatoria nei pazienti sottoposti a chirurgia isolata della valvolatricuspide, un intervento gravato da alta mortalità...

È noto che nei pazienti in prevenzione secondaria, l’abbassamento dei livelli di colesterolo LDL - ottenuto con inibitori di PCSK9 riduce la probabilità di eventi successivi. È meno noto, invece, se i pazienti che non abbiano già avuto un evento, ma che abbiano un alto rischio cardiovascolare (diabetici, pazienti con riscontro di patologia aterosclerotica) possano giovarsi dall’uso di questi farmaci che riducono drasticamente i valori di colesterolo LDL.

Le linee guida raccomandano per i pazienti in fibrillazione atriale già anticoagulati sottoposti ad impianto di stent coronarico, dopo la sospensione precoce dell’ASA alla dimissione, una doppia terapia antitrombotica (anticoagulante, inibitore del recettore P2Y12)(1) da continuare per 6 mesi/1 anno. Una monoterapia con anticoagulante (senza antipiastrinico) è invece raccomandata dopo il primo anno.

Un paziente sulla cinquantina si presenta al PS per un angor da circa 30 minuti. In anamnesi un infarto non-ST elevation due

Un paziente sulla cinquantina lamenta dispnea da circa due mesi dopo una infezione da Covid. All’ingresso la frequenza cardiaca è 118 bpm, la pressione arteriosa 105/70 mm Hg. Tra i dati di laboratorio spicca un valore di NTpro-B di 2.377 pg/mL; vi è anche un lieve aumento di troponina e valori normali di D-dimero.

I trigliceridi (TG) non circolano liberamente nel sangue, ma legati a lipoproteine a densità molto bassa (VLDL), chilomicroni e lipoproteine di rimanenza (“remnants”). I chilomicroni non sono generalmente presenti nel sangue a digiuno, al contrario delle VLDL e dei “remnants” che servono come fonte di energia per i tessuti periferici quando le lipasi (in particolare la lipoprotein-lipasi (LPL) agiscono sui TG rilasciando acidi grassi utilizzati per la beta-ossidazione per produrre energia. I chilomicroni, per la loro dimensione (>100 nm), non possono passare l’endotelio, al contrario delle VLDL e dei “remnants” (<35 nm) che possono interagire, attrraverso le apo-B, con le componenti della matrice extracellulare. È da notare che VLDL e “remnants” contengono più colesterolo per particella delle LDL; tuttavia, mentre il ruolo delle LDL nell’aterogenesi è chiaro, quello dei trigliceridi rimane ancora oscuro.

La doppia terapia antiaggregante (DAPT) per 12 mesi è un caposaldo del trattamento delle sindromi coronariche acute (ACS) sin dalla pubblicazione dello studio CURE nel 2001. L’evoluzione delle conoscenze ha portato dapprima all’utilizzo di inibitori del recettore piastrinico P2Y12 (P2Y12-i) più potenti di clopidogrel e successivamente a una riconsiderazione della durata della DAPT sulla base di un ridimensionamento del rischio della trombosi dello stent (grazie all’utilizzo di materiali meno trombogenici e alla riduzione degli eventi ischemici per una più efficace prevenzione secondaria) e di una maggiore consapevolezza delle conseguenze connesse al rischio emorragico...

Cerca un articolo
Gli articoli più letti
Leggi i tuoi articoli salvati
La tua lista è vuota