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L’intervento di riparazione transcatetere della valvola tricuspide (TTVI), affetta da insufficienza severa, è effettuato con sempre maggior frequenza ed è associato a una migliore qualità di vita rispetto alla solaterapia medica. La valutazione del rischio operatorio e la previsione del successo procedurale eclinico dell’intervento sono molto importanti prima di sottoporre a TTVI. Il TRISCORE è uno scoreintrodotto per predire la mortalità operatoria nei pazienti sottoposti a chirurgia isolata della valvolatricuspide, un intervento gravato da alta mortalità...

L’Intervento di TAVI per stenosi aortica severa, inizialmente riservato ai pazienti con età avanzata e ad alto rischio chirurgico, si è progressivamente esteso anche a pazienti a rischio più basso, suscitando perplessità per quanto riguarda la durabilità delle protesi e quindi il confronto con la chirurgia tradizionale (SAVR). Sono disponibili attualmente 5 studi di confronto tra le due modalità di trattamento per tali pazienti. È tempo quindi di verificare...

Lo studio TRILUMINATE PIVOTAL ha confrontato, in una popolazione di pazienti con insufficienza tricuspidalica (IT) giudicata almeno severa all’esame ecocardiografico, i risultati clinici di un intervento di riparazione percutanea “edge-to-edge” della valvola tricuspide per mezzo del dispositivo TriClip (T-TEER) associato a terapia medica ottimale rispetto alla sola terapia medica ottimale. I risultati a 1 anno...

Un paziente sulla cinquantina si presenta al PS per un angor da circa 30 minuti. In anamnesi un infarto non-ST elevation due

Un paziente sulla cinquantina lamenta dispnea da circa due mesi dopo una infezione da Covid. All’ingresso la frequenza cardiaca è 118 bpm, la pressione arteriosa 105/70 mm Hg. Tra i dati di laboratorio spicca un valore di NTpro-B di 2.377 pg/mL; vi è anche un lieve aumento di troponina e valori normali di D-dimero.

La doppia terapia antiaggregante (DAPT) per 12 mesi è un caposaldo del trattamento delle sindromi coronariche acute (ACS) sin dalla pubblicazione dello studio CURE nel 2001. L’evoluzione delle conoscenze ha portato dapprima all’utilizzo di inibitori del recettore piastrinico P2Y12 (P2Y12-i) più potenti di clopidogrel e successivamente a una riconsiderazione della durata della DAPT sulla base di un ridimensionamento del rischio della trombosi dello stent (grazie all’utilizzo di materiali meno trombogenici e alla riduzione degli eventi ischemici per una più efficace prevenzione secondaria) e di una maggiore consapevolezza delle conseguenze connesse al rischio emorragico...

Un paziente sulla cinquantina si presenta al PS per un angor da circa 30 minuti. In anamnesi un infarto non-ST elevation due

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