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Sono stati utilizzati nuove tecnologie e dispositivi impiantabili per individuare la presenza di fibrillazione atriale subclinica. Gli stessi strumenti possono essere impiegati per la ricerca di bradiaritmie spiccate, secondarie a disfunzione seno-atriale o a blocchi atrio-ventricolari, ma i dati della letteratura in proposito sono scarsi.

È nota la stretta relazione tra fibrillazione atriale (FA) e malattia renale cronica (IRC): la FA favorisce lo sviluppo e la progressione della IRC e, viceversa, la prevalenza e l’incidenza di FA, anche asintomatica, aumentano con la riduzione della funzione renale I pazienti con FA sono esposti a un elevato rischio di stroke, sanguinamenti maggiori e morte che aumenta progressivamente con la riduzione del filtrato glomerulare...

Le linee guida della Società Europea di Cardiologia raccomandano nei pazienti con stenosi aortica isolata (AS) l’intervento di TAVI se l’età dei pazienti è >75 anni, mentre per i soggetti più giovani la sostituzione valvolare aortica (SAVR) rappresenta la prima scelta. Tuttavia, dati recenti indicano che l’intervento di TAVI ...

Recenti evidenze hanno dimostrato risultati subottimali nelle donne rispetto agli uomini dopo interventi sulle valvole cardiache. In questa revisione sistematica della letteratura e meta-analisi (19 studi), gli autori hanno analizzato differenze negli outcome clinici tra uomini e donne sottoposti a sostituzione chirurgica della valvola aortica (SAVR)...

Il ruolo della rivascolarizzazione coronarica percutanea (PCI) nelle lesioni coronariche marcatamente calcifiche è oggetto di dibattito. Il nodulo coronarico calcifico (CN) si riferisce a una calcificazione coronarica eccentrica e sporgente all’interno del lume del vaso. In questa revisione sistematica della letteratura e meta-analisi (5 studi, n=1.456 pazienti), gli autori hanno analizzato ...

In questa sottoanalisi tratta dal registro multicentrico prospettico SPUM-ACS che ha raccolto 4.787 pazienti con sindrome coronarica acuta (sia STEMI che NSTEMI) in quattro centri di terzo livello in Svizzera, abbiamo analizzato l’incidenza e l’impatto prognostico dell’occlusione coronarica acuta totale (definita come flusso TIMI 0 all’angiografia) senza evidenza all’ECG di sopraslivellamento del tratto ST nei pazienti con NSTEMI. Comunemente, circa il 20-30% dei pazienti che si presentano con sindrome coronarica acuta hanno un’occlusione completa della coronaria culprit, ma non presentano tratto ST-T sopraslivellato e quindi non vengono indirizzati tempestivamente in sala di emodinamica per un trattamento precoce...

Questo studio è il primo a valutare in maniera sistematica l’utilizzo dei più recenti criteri ESC per la diagnosi di ipertensione polmonare (PH) in una popolazione di pazienti affetti da stenosiaortica severa e sottoposti a procedura TAVI. Inoltre, l’analisi permette un confronto diretto tra...

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