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La durata della doppia terapia antiaggregante (DAPT), dopo angioplastica coronarica percutanea (PCI) con impianto di stent medicato (DES) in pazienti ad alto rischio emorragico è da tempo oggetto di controversia. La tendenza attuale è di ridurre la DAPT al minimo indispensabile per diminuire il rischio di eventi emorragici, senza tuttavia incrementare il rischio di eventi ischemici. Le Linee Guida della Società Europea di Cardiologia (ESC), nei pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST (NSTE-ACS), indicano in 3 mesi la durata della DAPT quando il rischio di bleeding è elevato, mentre nei pazienti in terapia anticoagulante la DAPT dovrebbe terminare dopo la degenza ospedaliera, oppure protrarsi per 1 mese nel caso sussista un rischio ischemico elevato [1]The Task Force for the management of acute coronary syndromes in patients presenting without persistent ST-segment elevation of the European Society of Cardiology (ESC) 2020 ESC Guidelines for the … Continua a leggere. Tuttavia queste indicazioni potrebbero essere in rapida evoluzione man mano che si aggiungono nuovi contributi della letteratura.

La prevenzione secondaria dell’infarto miocardico è basata, oltre che su un adeguato stile di vita e controllo dei fattori di rischio, sull’utilizzo di farmaci antipiastrinici e statine. Recenti studi hanno mostrato un effetto benefico di una terapia anti-infiammatoria basata sull’utilizzo della colchicina. In particolare due trial, COLCOT [2]Tardif J-C, Kouz S, Waters DD, et al. Efficacy and safety. of low-dose colchicine after myocardial infarction. N Engl J Med 2019;381: 2497–2505. e LoDoCo2 [3]Nidorf SM, Fiolet ATL, Mosterd A, et al. LoDoCo2 Trial Investigators. Colchicine in patients with chronic coronary disease. N Engl J Med 2020;383:1838–1847. hanno mostrato come questo farmaco possa ridurre nuovi eventi cardiovascolari, in particolare ictus e infarto miocardico, in assenza tuttavia di alcun effetto sulla mortalità. Nello studio LoDoCo2 addirittura si evidenziava un aumento della mortalità non cardiovascolare nel gruppo trattato con colchicina rispetto a quello trattato con placebo.

L’approccio transradiale (TRA) riduce il sanguinamento rispetto all’accesso transfemorale (TFA) ed è ampiamente utilizzato nelle procedure diagnostiche e interventistiche coronariche (PCI, percutaneous coronary intervention) [4]Mason PJ, Shah B, Tamis-Holland JE, et al. An Update on Radial Artery Access and Best Practices for Transradial Coronary Angiography and Intervention in Acute Coronary Syndrome: A Scientific … Continua a leggere. La complicanza maggiore è tuttavia l’occlusione dell’arteria radiale (RAO, in circa il 7.5% dei casi), che può precludere un ipotetico futuro riutilizzo di tale arteria per successive PCI o quale condotto arterioso per interventi di bypass aortocoronarico o per l’esecuzione di fistola nell’eventualità si renda necessaria una emodialisi.

Università di Pisa, Dipartimento Cardiotoracico e Vascolare, Ospedale Cisanello, Pisa Queste Linee Guida (LG) della Società Europea di Cardiologia (ESC) sembrano aprire

La dissezione coronarica spontanea (SCAD) è una causa rara e sottodiagnosticata di infarto miocardico acuto, soprattutto in giovani donne. L’obiettivo di questo studio retrospettivo monocentrico è stato quello di individuare i fattori predisponenti, le caratteristiche cliniche e la prognosi in una coorte di 58 pazienti (età media 54 ± 11 anni, 86% donne) arruolati tra il 2013 e il 2020. Uno o più fattori di rischio cardiovascolare erano presenti nel 60% dei pazienti. La prevalenza di fibrodisplasia muscolare è risultata pari al 39% (7/18 pazienti sottoposti a screening).

Objectives: The aim of this study was to compare the feasibility, safety, and clinical outcomes of transcatheter aortic valve replacement (TAVR) in bicuspid aortic valve (BAV) versus tricuspid aortic valve (TAV) stenosis. Background: At present, limited observational data exist supporting TAVR in the context of bicuspid anatomy. Methods: Primary endpoints were 1-year survival and device success. Secondary endpoints included moderate to severe paravalvular leak (PVL) and a composite endpoint of periprocedural complications; incidence rates of individual procedural endpoints were also explored individually.

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Inquadramento È noto che una sindrome coronarica acuta possa essere causa di arresto cardiaco extraospedaliero (OHCA) in poco più della metà dei

Caso clinico Un soggetto maschio di 33 anni, con storia clinica consistente per abuso di sostanze stupefacenti (cocaina, fentanil) si era presentato

Diversi fattori legati al paziente e alla tipologia di lesione coronarica possono influenzare la concordanza dei valori di instantaneous wave-free ratio (iFR)

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Bibliografia

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1 The Task Force for the management of acute coronary syndromes in patients presenting without persistent ST-segment elevation of the European Society of Cardiology (ESC) 2020 ESC Guidelines for the management of acute coronary syndromes in patients presenting without persistent ST-segment elevation. Eur Heart J 2020; doi:10.1093/eurheartj/ ehaa575.
2 Tardif J-C, Kouz S, Waters DD, et al. Efficacy and safety. of low-dose colchicine after myocardial infarction. N Engl J Med 2019;381: 2497–2505.
3 Nidorf SM, Fiolet ATL, Mosterd A, et al. LoDoCo2 Trial Investigators. Colchicine in patients with chronic coronary disease. N Engl J Med 2020;383:1838–1847.
4 Mason PJ, Shah B, Tamis-Holland JE, et al. An Update on Radial Artery Access and Best Practices for Transradial Coronary Angiography and Intervention in Acute Coronary Syndrome: A Scientific Statement From the American Heart Association. Circ Cardiovasc Interv 2018;11(9):e000035. Doi: 10.1161/HCV.0000000000000035.