Dalla letteratura internazionale

Early Intra-Aortic Balloon Support for Heart Failure-Related Cardiogenic Shock. A Randomized Clinical Trial.

L’utilizzo del contropulsatore aortico (IABP) è controindicato nei pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS in shock cardiogeno (CS), ma nei pazienti con scompenso cardiaco in shock cardiogeno (HF-CS), destinati a trapianto cardiaco o a impianto di un dispositivo di assistenza ventricolare sinistra (LVAD) durevole, non ci sono studi randomizzati che ne provino l’utilità o la futilità. Lo studio multicentrico (7 centri italiani, guidati dal gruppo di Niguarda) Altshock-2 ha randomizzato 101 pazienti in HF-CS (età media 60 anni, FE media 19%) candidati a possibile trapianto cardiaco o a impianto LVAD durevole (classificati secondo definizione SCAI: stage B=33 pazienti, stage C=54 pazienti, stage D=13 pazienti) a utilizzo precoce di IABP associato a “standard of care” (gruppo IABP, n=53) o alla sola “standard of care” (gruppo controllo, n=48). L’inserimento di IABP è stato necessario…

LEGGI TUTTO »

Pulsed Field or Cryoballoon Ablation for Paroxysmal Atrial Fibrillation.

L’ablazione delle vene polmonari è una terapia efficace nel trattamento della fibrillazione atriale (AF). Essa viene generalmente eseguita per mezzo della radiofrequenza e della crioablazione (CRIO). Tuttavia, queste metodiche sono gravate da incidenze elevate di recidive di AF. L’ablazione a campo pulsato (PFA) è una tecnica ablativa recentemente introdotta, che richiede una minor durata dell’intervento, si associa a un minor numero di complicanze (in particolare non comporta la benché rara evenienza di fistola esofagea), ma nello studio ADVENT…

LEGGI TUTTO »

Angiography-derived fractional flow reserve versus intravascular ultrasound to guide percutaneous coronary intervention in patients with coronary artery disease (FLAVOUR II): a multicentre, randomised, non-inferiority trial.

L’FFR derivata dall’angiografia è risultata più precisa e accurata dell’angiografia tradizionale nell’individuare il potenziale ischemico delle lesioni coronariche, e ha una classe di raccomandazione IB da parte delle Linee Guida ESC. . Inoltre, essa può fornire utili informazioni anche sul risultato della procedura di PCI…

LEGGI TUTTO »

Outcomes after fractional flow reserve-guided percutaneous coronary intervention versus coronary artery bypass grafting (FAME 3): 5-year follow-up of a multicentre, open-label, randomised trial.

I risultati dei trial storici di confronto tra PCI e bypass aortocoronarico (CABG) nei pazienti multivasali non possono essere applicati alla popolazione attualmente trattata, in quanto sono stati eseguiti numerosi passi avanti sia nel perfezionamento delle tecniche di rivascolarizzazione che nell’affidabilità dei materiali, soprattutto per quanto riguarda l’interventistica coronarica. Lo studio FAME, il piùrecente di questi studi, non ha mostrato a 1 anno…

LEGGI TUTTO »

Efficacy and safety of clopidogrel versus aspirin monotherapy in patients at high risk of subsequent cardiovascular event after percutaneous coronary intervention (SMART-CHOICE 3): a randomised, open-label, multicentre trial.

L’ASA è stata a lungo considerata un caposaldo della prevenzione secondaria nei pazienti sottoposti a impianto di stent dopo un adeguato periodo di doppia terapia antipiastrinica. Le Linee Guida recenti hanno indicato la possibilità di utilizzare clopidogrel quale alternativa all’ASA, , sulla base soprattutto dei risultati a lungo termine dello studio HOST-EXAM(²).
In realtà quello studio mostrava una superiorità di clopidogrel rispetto ad ASA sia in termini di riduzione degli eventi ischemici che emorragici…

LEGGI TUTTO »

Dapagliflozin in Patients Undergoing Transcatheter Aortic-Valve Implantation.

Le Linee Guida americane ed europee raccomandano l’uso degli inibitori di SGLT2 nei pazienti con scompenso cardiaco, indipendentemente dal valore di FE e dalla presenza o meno di diabete. Non è noto, tuttavia, se questa indicazione sia da mantenere per quei pazienti nei quali viene rimossa la causa dello scompenso, come nei pazienti con stenosi aortica sottoposta a TAVI. Lo studio DapaTAVI, condotto in 39 centri spagnoli, ha randomizzato 1.257 pazienti con stenosi aortica severa sottoposti a TAVI (620 a dapagliflozin 10 mg singola dose giornaliera, 637 a “standard care”). Tutti i pazienti avevano…

LEGGI TUTTO »

Oral Semaglutide and Cardiovascular Outcomes in High-Risk Type 2 Diabetes.

Lo studio si è proposto lo scopo di verificare l’efficacia di semaglutide orale nel ridurre gli eventi cardiovascolari nei pazienti con diabete di tipo 2 e presenza di malattia cardiovascolare e/o nefropatia cronica. Lo studio SOUL ha randomizzato 9.650 pazienti con diabete tipo 2, emoglobina glicata tra 6.5% e 10% (valore medio 8%), età media 66 anni, nota malattia cardiovascolare (57%), nefropatia cronica (eGFR <60 ml per minuto per 1.73 m2, 13%) o entrambe (27%) a semaglutide (dose massima 14 mg una volta al dì) o placebo, oltre allo standard care...

LEGGI TUTTO »

Intravenous Ferric Carboxymaltose in Heart Failure With Iron Deficiency. The FAIR-HF2 DZHK05 Randomized Clinical Trial.

Vi è ancora incertezza riguardo all’efficacia della terapia con ferro intravenoso in pazienti con scompenso cardiaco e carenza di ferro. I tre studi sinora eseguiti (IRONMAN, AFFIRM.AHF e HEART-FID) non hanno dato risultati conclusivi, anche perché hanno arruolato i pazienti sulla base del valore di ferritina, mentre una meta-analisi recente ha dimostrato che il beneficio maggiore si ottiene nei pazienti con bassa saturazione di transferrina…

LEGGI TUTTO »

Risultati dell’intervento di TAVI negli usa: perchè la mortalità a breve termine non scende?

La TAVI stata introdotta negli Stati Uniti nel 2012; ì primi risultati, ottenuti in pazienti a rischio molto elevato e con una tecnologia ancora non raffinata, per lo più effettuata utilizzando la via transapicale e con il paziente in anestesia generale, furono piuttosto modesti; tuttavia, vi fu una rapida transizione da questa fase molto iniziale, con risultati in miglioramento tra il 2012 e il 2018: la mortalità a 30 giorni in quel periodo diminuì dal 7% al 2% e a 1 anno dal 24% al 12%, associata à una netta riduzione delle complicanze. Però dopo il 2018…

LEGGI TUTTO »
Cerca un articolo
Gli articoli più letti
Rubriche
Leggi i tuoi articoli salvati
La tua lista è vuota