Dalla letteratura internazionale

Un flusso coronarico lento può predireuna disfunzione del microcircolo nei pazienti con ischemia miocardica in assenza di lesioni coronariche significativamente ostruttive?

I pazienti con evidenza di ischemia miocardica in assenza di lesioni epicardiche ostruttive (INOCA) hanno una alterazione della funzione microcircolatoria (CMD), oppure una propensione allo spasmo coronarico. Tra i criteri diagnostici, il documento di consenso del gruppo COVADIS indica la presenza di una ridotta riserva coronarica (CFR), la dimostrazione di uno spasmo microvascolare o un aumento delle resistenze microcircolatorie (tutti parametri che necessitano di uno studio invasivo), oppure la presenza di un flusso lento (“slow flow”) alla coronarografia, cioè un “TIMI frame count” 25, un parametro semplice da calcolare sulla base dei fotogrammi angiografici e che non richiede…

LEGGI TUTTO »

Studio funzionale del circolo coronarico in pazienti ANOCA: non sempre “less is more”.

Circa la metà dei pazienti sottoposti a coronarografia invasiva per angina stabile, non presentano stenosi emodinamicamente significative (ANOCA). . La patogenesi dei sintomi risiede o in una vasomotricità aumentata a livello dei vasi epicardici o in una disfunzione microcircolatoria. Le Linee Guida raccomandano di eseguire, in questi pazienti, uno studio funzionale utilizzando sia l’adenosina, per indagare la riserva coronarica, sia…

LEGGI TUTTO »

Acidi grassi OMEGA 3 in prevenzione secondaria: nuove informazioni dallo studio RESPECT-EPA.

Le statine rappresentano un caposaldo della terapia medica nei pazienti con malattia coronarica (CAD). Non é chiaro se |’associazione di acidi grassi omega 3 possa ulteriormente ridurre il rischio di eventi ischemici in popolazioni con CAD gia trattate efficacemente con statine. I dati degli studi condotti al riguardo (REDUCE- IT e STRENGTH) appaiono contrastanti. Dati epidemiologici mostrano come bassi livelli ematici di acidi grassi poli-insaturi omega 3 e in particolare di un basso rapporto tra acido eicosapentanoico e acido arachidonico (EPA/ AA) si associno a una aumentato rischio di eventi cardiovascolari…

LEGGI TUTTO »

Terapia ablativa della fibrillazione atriale: clinicamente importante 0 effetto placebo?

L’isolamento delle vene polmonari (PVI) é la tecnica di ablazione standard per il trattamento della fibrillazione atriale (AF), e ha una classe di raccomandazione nelle Linee Guida nel caso di fallimento della terapia farmacologica o quando essa non viene tollerata. . Tuttavia, non ci sono trial che abbiano paragonato tale tipologia di trattamento invasivo con una procedura “sham” che smascheri un eventuale effetto placebo…

LEGGI TUTTO »

Early Intra-Aortic Balloon Support for Heart Failure-Related Cardiogenic Shock. A Randomized Clinical Trial.

L’utilizzo del contropulsatore aortico (IABP) è controindicato nei pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS in shock cardiogeno (CS), ma nei pazienti con scompenso cardiaco in shock cardiogeno (HF-CS), destinati a trapianto cardiaco o a impianto di un dispositivo di assistenza ventricolare sinistra (LVAD) durevole, non ci sono studi randomizzati che ne provino l’utilità o la futilità. Lo studio multicentrico (7 centri italiani, guidati dal gruppo di Niguarda) Altshock-2 ha randomizzato 101 pazienti in HF-CS (età media 60 anni, FE media 19%) candidati a possibile trapianto cardiaco o a impianto LVAD durevole (classificati secondo definizione SCAI: stage B=33 pazienti, stage C=54 pazienti, stage D=13 pazienti) a utilizzo precoce di IABP associato a “standard of care” (gruppo IABP, n=53) o alla sola “standard of care” (gruppo controllo, n=48). L’inserimento di IABP è stato necessario…

LEGGI TUTTO »

Pulsed Field or Cryoballoon Ablation for Paroxysmal Atrial Fibrillation.

L’ablazione delle vene polmonari è una terapia efficace nel trattamento della fibrillazione atriale (AF). Essa viene generalmente eseguita per mezzo della radiofrequenza e della crioablazione (CRIO). Tuttavia, queste metodiche sono gravate da incidenze elevate di recidive di AF. L’ablazione a campo pulsato (PFA) è una tecnica ablativa recentemente introdotta, che richiede una minor durata dell’intervento, si associa a un minor numero di complicanze (in particolare non comporta la benché rara evenienza di fistola esofagea), ma nello studio ADVENT…

LEGGI TUTTO »
Cerca un articolo
Gli articoli più letti
Rubriche
Leggi i tuoi articoli salvati
La tua lista è vuota