Febbraio 13, 2024

Patogenesi ed eventi clinici nelle sindromi coronariche acute: erosione verso rottura di placca

Le sindromi coronariche acute sono causate dalla rottura di una placca aterosclerotica con secondaria formazione del trombo; tuttavia, in un terzo dei casi studiati con Optical Coherence Tomography (OCT), il cap fibroso appare intatto e la causa del trombo risiede in una erosione della placca culprit((Quillard T, Franck G, Mawson T, Folco E, Libby P. Mechanisms of erosion of atherosclerotic plaques. Curr Opin Lipidol2017;28:434–441. https://doi.org/10.1097/MOL.)). In questi casi l’infiltrato leucocitario è minore, i livelli di proteina C e di infiammazione sistemica meno elevati rispetto alla classica rottura di placca((Nakajima A, Sugiyama T, Araki M, et al. Plaque rupture, compared with plaque erosion, is associated with a higher level of pancoronary inflammation. JACC Cardiovasc Imaging 2022;15:828–839. https://doi.org/10.1016/j.jcmg.2021.10.014.)). Non è noto se la diversa patogenesi dell’evento acuto possa avere ripercussioni sul rischio del paziente nella sua successiva storia clinica.

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Un annoso dilemma: eparina non frazionata o bivalirudina durante PCI nei pazienti NSTEMI?

La problematica posta dal titolo sotto forma di domanda non ha ancora una risposta precisa, perchè in letteratura i dati di confronto tra i due farmaci sono contrastanti e i dati iniziali non rispecchiano la pratica attuale, in quanto l’eparina veniva associata nei primi studi di confronto agli inibitori del recettore IIbIIIa (GPI), una combinazione a elevato rischio di bleeding, non più utilizzata negli studi e nella routine più recente.

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Infezione di dispositivi elettronici cardiaci impiantati: correlazione tra mortalità e tempistica di estrazione

L’uso sempre più diffuso dei dispositivi elettronici cardiaci impiantabili (CIED) i ha inevitabilmente portato a un aumento delle infezioni con ripercussioni significative sulla morbilità e sulla mortalità dei pazienti. È noto che i pazienti con infezioni dei CIED presentano una mortalità oltre 3 volte superiore rispetto ai pazienti senza infezioni; inoltre, le infezioni di questi dispositivi sono associate a un significativo onere finanziario per il sistema sanitario. La rimozione completa del sistema (dispositivo ed elettrocateteri) è raccomandata come intervento di classe 1 per le infezioni, ma le pratiche correnti e gli esiti di questa procedura richiedono ancora una valutazione approfondita.

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Diabetocardiology: a new subspecialty?

Due classi di farmaci antidiabetici hanno recentemente arricchito l’armamentario terapeutico del paziente cardiopatico: le glifozine o inibitori di SGLT2 (sodium glucose cotransport inhibitors) perchè inibendo il riassorbimento di glucosio e di sodio dal tubulo prossimale, si sono dimostrate efficaci nel trattamento dello scompenso cardiaco, indipendentemente dalla presenza o meno di diabete. Gli agonisti recettoriali del glucose-like peptide (GLP-1RAs) ritardano lo svuotamento gastrico e diminuiscono l’appetito, amplificando l’azione ipoglicemica. Essi riducono il rischio di eventi cardiovascolari (ASCVD) e rallentano il deterioramento della funzione renale (DKD). L’obesità, così definita se il BMI ≥30 kg/m2, è una condizione molto diffusa (il 44% della popolazione USA ne è affetta), secondaria a uno squilibrio tra domanda e offerta di energia, si associa a ipertensione, dislipidemia e a uno stato infiammatorio sistemico. Il grasso viscerale è responsabile della resistenza all’insulina e conseguente diabete di tipo 2 (T2D).

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A Paradoxical ST-Segment Elevation Distribution Rendering a Challenging Prediction of the Culprit Vessel in Acute Myocardial Infarction

Un uomo sui 50 anni, fumatore, iperteso giunge in Pronto Soccorso per dolore toracico intenso. Non ha segni di scompenso, la PA è153/97 e il polso 72 bpm. L’ECG alla presentazione (Figura, del tratto A) mostra sopraslivellamento ST in V1-V3 (frecce) con sottoslivellamento ST in V4-V6. Posta la diagnosi di STEMI, il paziente è stato sottoposto a PCI primaria.
Quale arteria è il culprit vessel?
Che anatomia coronarica ti attendi?

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Time to coronary catheterization in patients with non-ST-segment elevation acute coronary syndrome and high Global Registry of Acute Coronary Events score

Le Linee Guida correnti raccomandano una strategia di angiografia coronarica invasiva (ICA) precoce (<24 ore) nei pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST (NSTE-ACS), con punteggio GRACE superiore a 140. Tuttavia, questa raccomandazione si fonda su studi piuttosto datati. Il presente studio ha incluso 1.767 pazienti (2016-2021) con NSTE-ACS senza indicazione per ICA urgente, sottoposti a ICA durante il ricovero. Di questi, 655 pazienti sono stati sottoposti a ICA precoce (entro 24 ore) e 1.112 sono stati sottoposti a ICA tardiva (tra 24 ore e 1 settimana). L'endpoint primario dello studio era il composito di mortalità per tutte le cause, ictus e infarto miocardico ricorrente. Il tempo mediano dall’ospedalizzazione all'ICA è stato di 13 ore (range interquartile 6.0-20.6) per il gruppo precoce e 60 ore per il gruppo tardive (range interquartile 23.5-96.3). Non sono state osservate differenze statisticamente significative tra i due gruppi per quanto riguarda l’endpoint primario composito (hazard ratio [HR] 1.12, intervallo di confidenza [IC] al 95% 0.97-1.48, p=0.10).

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Thrombotic risk in patients with acute coronary syndromes discharged on prasugrel or clopidogrel: results from the PROMETHEUS study

Aims: Based on recent clinical data, the 2020 ESC guidelines on non-ST-elevation acute coronary syndrome (NSTE-ACS) suggest to tailor antithrombotic strategy on individual thrombotic risk. Nonetheless, prevalence and prognostic impact of the high thrombotic risk (HTR) criteria proposed are yet to be described. In this analysis from the PROMETHEUS registry, we assessed prevalence and prognostic impact of HTR, defined according to the 2020 ESC NSTE-ACS guidelines, and if the benefits associated with prasugrel vs. clopidogrel vary with thrombotic risk.

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