Il beneficio della PCI nei confronti della terapia medica nei pazienti con sindrome coronarica cronica (CCS) è tuttora oggetto di discussione. Sono stati eseguiti cinque studi randomizzati (BARI-2D, COURAGE, ISCHEMIA, FAME-2 e REVIVED-BCIS) per risolvere questa problematica clinica senza raggiungere conclusioni definitive e convincenti. In questo studio osservazionale gli autori hanno selezionato dallo Swedish Coronary Angiography and Angioplasty Registry (SCAAR) 32.289 pazienti con CCS sintomatica (in terapia con una statina e almeno un farmaco antianginoso tra betabloccanti, calcioantagonisti e nitrati) con una malattia coronarica angiograficamente documentata sottoposti a PCI associata a trattamento medico (MT) o a solo MT. Escludendo i pazienti più fragili, non suscettibili di rivascolarizzazione, sono stati selezionati 15.440 pazienti (7.720 in ciascun gruppo) bilanciati, in base al propensity score, per una serie di variabili cliniche e angiografiche. L’outcome primario, i NACE a 5 anni, è stato valutato…