Luglio 29, 2025

Antagonisti recettoriali per i mineralcorticoidi: efficacia nello scompenso cardiaco

Spironolattone ed eplerenone, antagonisti recettoriali steroidei per i mineralcorticoidi (MRA) hanno significativamente ridotto un endpoint composito di morte e ospedalizzazione nei pazienti con scompenso cardiaco e FE ridotta nei due rispettivi trial clinici RALES (Randomized Aldactone Evaluation Study) ed EMPHASIS-HF (Eplerenone in Mild Patients Hospitalization and Survival Study in Heart Failure). Tuttavia, l’efficacia di questi farmaci nello scompenso e FE moderatamente ridotta o preservata è discutibile. Lo spironolattone è risultato non efficace…

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Qual è la relazione temporale tra la diagnosi di diabete di tipo 2 e gli eventi cardiovascolari?

È noto come un importante fattore di rischio per malattia cardiovascolare sia il diabete. Alcune condizioni che ne favoriscono l’insorgenza e sono temporalmente antecedenti al suo riscontro diagnostico, quali stili di vita non sani, fattori ambientali o genetici, peso eccessivo, sindrome metabolica, sono anche fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Alcuni anni fa è stata avanzata la “ticking clock hypothesis” , basata sulla osservazione prolungata di alcuni individui, di cui alcuni svilupparono diabete nel follow-up. Rispetto a quelli che non svilupparono la malattia metabolica, essi presentavano…

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Pretrattamento con inibitori del recettore piastrinico p2y12 nelle sindromi coronariche acute nste-acs: i dati di un registro statunitense.

Il pretrattamento con inibitori del recettore piastrinico P2Y12 (P2Y12inh.) è stato a lungo praticato e raccomandato dalle Linee Guida delle sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento persistente del tratto ST (NSTE-ACS): era questa la strategia utilizzata nello studio PLATO per ridurre gli eventi ischemici precoci soprattutto connessi alla eventuale procedura di PCI (cui è sottoposta la maggioranza dei pazienti). Tuttavia, una doppia antiaggregazione (DAPT) immediata può aumentare il rischio emorragico: lo studio ISAR REACT 5 è stato considerato, più che un confronto di efficacia tra due potenti P2Y12inh. un raffronto tra…

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Terapia anticoagulante con abelacimab, un inibitore del fattore xi: profumo di successo dallo studio AZALEA.

Il fattore XI è un potenziale target per nuovi farmaci anticoagulanti, in quanto è essenziale per i fenomeni trombotici, ma non fondamentale per l’emostasi((Hsu C, Hutt E, Bloomfield DM, Gailani D, Weitz JI. Factor XI inhibition to uncouple thrombosis from hemostasis. J Am Coll Cardiol 2021;78:625-31)).  Le persone con difetto genetico di fattore XI hanno pochi eventi embolici senza un elevato rischio emorragico. Abelacimab è un anticorpo monoclonale completamente umano che si lega al dominio catalitico del fattore XI, bloccandolo nel suo stato inattivo. Il farmaco ha un doppio meccanismo d’azione, perchè inibisce anche il fattore XIa. In uno studio di fase II abelacimab, rispetto a enoxaparina, ha ridotto dell’80% gli eventi…

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Frailty prevalence, invasive treatment frequency, and in-hospital outcome in patients hospitalized for acute coronary syndrome in Germany (2005-2022): a nationwide registry study.

La fragilità è ritenuta una variabile di grande rilevanza nel determinare la prognosi del paziente anziano con sindrome coronarica acuta (ACS). Tuttavia, tale caratteristica viene raramente valutata nelle casistiche ACS, anche in quelle dedicate alla popolazione anziana. . Lo studio qui succintamente riportato ha verificato la presenza di fragilità nei pazienti ricoverati per ACS in Germania tra gli anni 2005 e 2022 utilizzando i dati dell’Ufficio Federale di Statistica. La presenza di fragilità è stata diagnosticata…

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Coronary microvascular function and atherosclerotic plaque burden in ischaemia and no obstructive coronary arteries: a secondary analysis of the CorMicA trial.

Lo scopo dello studio, una analisi secondaria del CorMicA trial è stato di studiare la relazione esistente tra la funzione microvascolare e l’estensione della malattia aterosclerotica dei vasi coronarici epicardici (“plaque burden” misurato con il Gensini score). I pazienti studiati (n=151) non avevano una patologia ostruttiva significativa (nessuna stenosi ≥50% alla coronarografia o con FFR ≤0.80). In tutti i pazienti è stato eseguito uno studio della funzione microvascolare…

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