The year in cardiovascular medicine 2024: the top 10 papers in heart failure.

Bauersachs J, Zieroth S, de Boer RA.
European Heart Journal, 46, 1014–1016, doi.org/10.1093/eurheartj/ehaf017.

Indice

  1. Solomon SD, McMurray JJV, Vaduga,et al.Finerenone in heart failure with mildly reduced or preserved ejection fraction.
    N Engl J Med 2024;391:1475–85.
    Nei pazienti con scompenso cardiaco a FE moderatamente depressa o conservata, finerenone ha ridotto rispetto al placebo un endpoint composito di morte per causa cardiovascolare ed eventi correlati a peggioramento dello scompenso.
  2. Kosiborod MN, Petrie MC, Borlaug BA, et al. Semaglutide in patients with obesity-related heart failure and type 2 diabetes. N Engl J Med 2024;390:1394–407.
    Nei pazienti obesi con diabete di tipo 2 e con scompenso a FE conservata, la semaglutide ha ridotto significativamente, rispetto al placebo a 1 anno di follow-up, il peso, i sintomi e le limitazioni fisiche correlate allo scompenso.
  3. Packer M, Zile MR, Kramer CM, et al. Tirzepatide for heart failure with preserved ejection fraction and obesity. N Engl J Med 2024. Online ahead of print.
    Nei pazienti obesi con scompenso a FE conservata, tirzepatide ha ridotto rispetto al placebo un endpoint composito di morte cardiovascolare e peggioramento dello scompenso, migliorando lo stato di salute.
  4. Hoeper MM, Oerke B, Wissmüller M, et al. Tadalafil for treatment of combined postcapillary and precapillary pulmonary hypertension in patients with heart failure and preserved ejection fraction: a randomized controlled phase 3 study. Circulation 2024;150:600–10.
    Lo studio PASSION, prematuramente interrotto, non ha mostrato un beneficio di tadalafil in pazienti con scompenso a FE conservata e ipertensione polmonare combinata pre e post-capillare, unitamente a un possibile segnale di più elevata mortalità per ogni causa.
  5. Veltmann C, Duncker D, Doering M, et al. Therapy duration and improvement of ventricular function in de novo heart failure: the Heart Failure Optimization study. Eur Heart J 2024;45:2771–81. L’ottimizzazione della terapia sulla base delle raccomandazioni delle Linee Guida nei pazienti con scompenso a FE ridotta comporta un aumento della FE >35%, riducendo la necessità di un impianto preventivo di defibrillatore.
  1. Clephas PRD, Zwartkruis VW, Malgie Jmet, al. Pulmonary artery pressure monitoring in chronic heart failure: effects across clinically relevant subgroups in the MONITOR-HF trial. Eur Heart J 2024;45: 2954–64.
    Lo studio dimostra che il beneficio di una terapia guidata dai valori di pressione polmonare si estende a rilevanti sottogruppi clinici di pazienti scompensati, migliorandone la qualità di vita ed endpoint clinici.
  2. Anker SD, Friede T, von Bardeleben RS, et al. Transcatheter valve repair in heart failure with moderate to severe mitral regurgitation. N Engl J Med 2024;391:1799–809.
    Nei pazienti scompensati con insufficienza mitralica funzionale moderata-severa in terapia medica ottimale, la riparazione percutanea della valvola mitrale ha ridotto un endpoint di morte cardiovascolare e ospedalizzazione per scompenso a un follow-up di 24 mesi rispetto alla sola terapia medica ottimale.
  3. Schmitto JD, Shaw S, Garbade J, et al. Fully magnetically centrifugal left ventricular assist device and long-term outcomes: the ELEVATE registry. Eur Heart J 2024;45:613–25.
    Nel registro ELEVATE, i pazienti che hanno ricevuto il Left Ventricular Assist Device con pompa a flusso continuo radiale funzionante attraverso levitazione magnetica HeartMate 3 hanno mostrato una sopravvivenza del 63% a 5 anni, migliorando qualità di vita e capacità funzionale.
  4. Mehra MR, Netuka I, Uriel N, et al. Aspirin and hemocompatibility events with a left ventricular assist device in advanced heart failure: the ARIES-HM3 randomized clinical trial. JAMA 2023;330:2171–81.
    La mancata somministrazione di ASA nei pazienti con scompenso avanzato, portatori di un Left Ventricular Assist Device con pompa a flusso continuo radiale funzionante attraverso levitazione magnetica e trattati con anticoagulanti antagonisti della vitamina K, non comporta un aumentato rischio di tromboembolismo e si associa a una riduzione del bleeding.
  5. van der Meer P, van Essen B, Viljoen C, et al. Bromocriptine treatment and outcomes in peripartum cardiomyopathy: the EORP PPCM registry. Eur Heart J 2025;46: 1017–27.
    In questo studio non randomizzato, la somministrazione di bromocriptina, un agonista dei recettori dopaminergici utilizzato nel trattamento della iper-prolattinemia , ha ridotto significativamente un endpoint composito di morte, riospedalizzazione a 6 mesi, persistente depressione della FE (< 35%) nelle pazienti con cardiomiopatia post-partum.

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