Leggi tutti gli articoli

Un paziente sulla trentina giunge in PS per cardiopalmo persistente da alcune ore, negando altri sintomi concomitanti. All’ingresso la pressione arteriosa è 102/57 mmHg e la frequenza 170 bpm. Non si rilevano dati patologici all’esame obbiettivo (esclusa la frequenza elevata); gli esami di laboratorio mostrano un aumento di troponina T (18 pg/ml, normalità sino a 14 pg/ml) e di NTproBNP (1.709 pg/ml). All’ecocardiogramma viene rilevata solo una lieve atriomegalia sinistra (diametro= 34 mm) con FE del ventricolo sinistro del 72%. L’ECG all’ingresso è mostrato nella Figura.

Un paziente di 84 anni giunge all’osservazione per cardiopalmo, dopo aver sospeso, per riscontro di bradicardia, una terapia con betabloccante, durante la quale peraltro era del tutto asintomatico. Il suo ECG di presentazione è mostrato nella Figura.

Un uomo di 70 anni senza anamnesi per cardiopatia si presenta in PS per dolore epigastrico, nausea e vomito. La pressione è 102/75 mmHg, la saturazione 98%, l’obiettività negativa. La troponina è fortemente aumentata. L’ECG all’ingresso è mostrato nella Figura.

Un paziente sulla cinquantina viene ricoverato d’urgenza in Terapia Intensiva per un'infezione severa da Covid-19. La saturazione di O2 era 87% in aria ambiente. Durante la degenza la situazione peggiora e in settima giornata il paziente deve essere ventilato meccanicamente e trattato con inotropi. L’ECG, prima normale, presenta delle anomalie mostrate nella Figura.

Paziente con anamnesi cardiologica muta giunto in PS per dolore toracico da circa 6 ore (PA 127/69 mmHg, FC 106 bpm). Un primo ECG, eseguito dal servizio medico di emergenza, mostrava un sopraslivellamento di ST di 2-3 mm in II, III, aVF e, di minore ampiezza, da V2 a V5. L’ECG in PS mostrava invece risoluzione in II, III, aVF, ove comparivano onde T negative, mentre il sopraslivellamento di ST si rendeva più evidente in V2,V3 e comparendo anche in aVL. Sottoposto a coronarografia urgente, non furono evidenziate stenosi significative pur persistendo la sintomatologia e, all’ecocardiografia, la cinesi ventricolare era corretta in presenza di un modesto versamento pericardico. La troponina risultava nella norma, mentre la proteina C reattiva era elevata (12.1 mg/dl). Un terzo tracciato eseguito successivamente mostrava risoluzione del sopraslivellamento di ST in I a e aVL, mentre esso compariva più marcato da V2 a V5. Da notare che un dato comune a tutti gli elettrocardiogrammi era rappresentato dal sottoslivellamento del tratto P-R. In base ai dati raccolti fu posta la diagnosi di pericardite.

Dopo un infarto miocardico gli eventi trombotici sono frequenti e non sempre prevedibili sulla base della misurazione di FFR delle lesioni nonculprit . Spesso, le lesioni che si complicano sono funzionalmente non significative, soprattutto se fornite di un ampio “core” necrotico e di un cap fibroso sottile. Queste stenosi possono essere individuate, invece, da uno studio con OCT.

Le Linee Guida raccomandano di sottoporre a indagine fisiologica le stenosi di grado intermedio, prima di procedere a eventuale intervento di PCI(1,2). La fractional flow reserve (FFR) è un metodo molto semplice basato sul concetto di una corrispondenza lineare tra flusso e pressione in condizioni di massima iperemia . Più recentemente, è stata validato l’uso della iFR, basata sulla differenza pressoria durante un intervallo diastolico (“wave-free period”), in cui la resistenza microvascolare è la più bassa. Due studi (iFR-SWEDEHEART e DEFINE-FLAIR) hanno dimostrato a 1 anno di follow-up un numero di eventi avversi simili (MACE) utilizzando le due metodiche...

La terapia anticoagulante (OAC) è un caposaldo farmacologico per la prevenzione delle complicanze tromboemboliche nei pazienti con fibrillazione atriale. Una alternativa a OAC è rappresentata dall’esclusione dell’auricola (LAAO), attualmente sempre più utilizzata soprattutto nei pazienti nei quali OAC non può essere effettuata o è rischiosa. Lo studio LAOS III (Left Atrial Appendage Occlusion Study III)(1) ha recentemente dimostrato che LAAO, effettuata durante chirurgia cardiaca eseguita per altre indicazioni cliniche, riduce il rischio di stroke e/o di tromboembolismo sistemico, rispetto a OAC (0.67, 95% CI, 0.53–0.85; P=0.001). Tuttavia, in quello studio OAC poteva essere assunta nel braccio randomizzato a LAAO, e quindi non è chiaro se la concomitanza di OAC in quello studio abbia favorito o potenziato l’efficacia di LAAO.

Un'associazione tra numero di leucociti e rischio di infarto miocardico è stata descritta già negli anni 70 . In particolare il numero di neutrofili e il rapporto tra neutrofili e linfociti predice il rischio cardiovascolare . I farmaci che come canakinumab inibiscono l’interleuchina-1β riducono il numero di neutrofili e il rapporto neutrofili/linfociti, parametri che invece non sono influenzati dalle statine e dagli inibitori di proprotein convertase subtilisin/kexin type 9 (PCSK9).

EASTBOURNE è un registro prospettico, il più grande mai fatto con pallone medicato, e mostra la sicurezza ed efficacia del Magic Touch, il primo pallone a eluizione di sirolimus che è stato commercializzato in Europa. Vorrei sottolineare che lo studio è completamente “investigator driven” con fondi impiegati solo per la creazione della eCRF e dell’analisi statistica, per cui il suo messaggio deriva dalla collaborazione spontanea di numerosi sperimentatori (un’ottantina) provenienti da 48 centri europei e asiatici. Quindi, a differenza di altri studi similari, non si tratta di studio sponsorizzato e questo, a mio avviso, rafforza il suo messaggio. Il dispositivo, impiegato in 2.440 lesioni coronariche, ha mostrato un tasso di TLR a un anno del 5.9% e nessun caso di occlusione precoce o tardiva del vaso. I risultati a 2 anni, presentati nel corso di EuroPCR 2023, sono in corso di pubblicazione...

Cerca un articolo
Gli articoli più letti
Rubriche
Leggi i tuoi articoli salvati
La tua lista è vuota