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Le Linee Guida americane ed europee raccomandano l'uso degli inibitori di SGLT2 nei pazienti con scompenso cardiaco, indipendentemente dal valore di FE e dalla presenza o meno di diabete. Non è noto, tuttavia, se questa indicazione sia da mantenere per quei pazienti nei quali viene rimossa la causa dello scompenso, come nei pazienti con stenosi aortica sottoposta a TAVI. Lo studio DapaTAVI, condotto in 39 centri spagnoli, ha randomizzato 1.257 pazienti con stenosi aortica severa sottoposti a TAVI (620 a dapagliflozin 10 mg singola dose giornaliera, 637 a "standard care"). Tutti i pazienti avevano...

Lo studio si è proposto lo scopo di verificare l'efficacia di semaglutide orale nel ridurre gli eventi cardiovascolari nei pazienti con diabete di tipo 2 e presenza di malattia cardiovascolare e/o nefropatia cronica. Lo studio SOUL ha randomizzato 9.650 pazienti con diabete tipo 2, emoglobina glicata tra 6.5% e 10% (valore medio 8%), età media 66 anni, nota malattia cardiovascolare (57%), nefropatia cronica (eGFR <60 ml per minuto per 1.73 m2, 13%) o entrambe (27%) a semaglutide (dose massima 14 mg una volta al dì) o placebo, oltre allo standard care...

Vi è ancora incertezza riguardo all'efficacia della terapia con ferro intravenoso in pazienti con scompenso cardiaco e carenza di ferro. I tre studi sinora eseguiti (IRONMAN, AFFIRM.AHF e HEART-FID) non hanno dato risultati conclusivi, anche perché hanno arruolato i pazienti sulla base del valore di ferritina, mentre una meta-analisi recente ha dimostrato che il beneficio maggiore si ottiene nei pazienti con bassa saturazione di transferrina...

Lo stroke è una complicanza riscontrata in circa il 2% dei pazienti sottoposti a TAVI. Una protezione dalle complicanze emboliche della procedura, attraverso l'utilizzo di appositi filtri, potrebbe ridurre tale complicanza, ma i dati provenienti dal trial più ampio sinora pubblicato, il PROTECTED TAVR che ha arruolato circa 3.000 pazienti , sono stati contrastanti, perché l'utilizzo del dispositivo di protezione (CEP) non ha ridotto il numero globale degli stroke, ma ha diminuito significativamente quelli invalidanti. Lo studio presentato all'ACC conference di Chicago è stato condotto in 33 centri della Gran Bretagna ed è il più ampio sinora effettuato: ha arruolato...

La morte improvvisa (SD) costituisce circa il 20% delle cause di decesso ed è elevata soprattutto nei pazienti con esiti di infarto miocardico. . Benché l'utilizzo del defibrillatore impiantabile rappresenti un passo notevole verso la riduzione della SD, il suo impatto risulta...

La TAVI stata introdotta negli Stati Uniti nel 2012; ì primi risultati, ottenuti in pazienti a rischio molto elevato e con una tecnologia ancora non raffinata, per lo più effettuata utilizzando la via transapicale e con il paziente in anestesia generale, furono piuttosto modesti; tuttavia, vi fu una rapida transizione da questa fase molto iniziale, con risultati in miglioramento tra il 2012 e il 2018: la mortalità a 30 giorni in quel periodo diminuì dal 7% al 2% e a 1 anno dal 24% al 12%, associata à una netta riduzione delle complicanze. Però dopo il 2018...

L'utilizzo della optical coherence tomography (OCT) ha migliorato la nostra conoscenza della malattia coronarica, dettagliando le caratteristiche della placca aterosclerotica e dell'interazione tra stent e parete arteriosa durante gli interventi di PCI. La sfida attuale consiste nel tradurre queste nozioni in un miglioramento clinico per i pazienti. Grazie à questa tecnica...

I pazienti con malattia cardiovascolare su base aterosclerotica (ASCVD) sono a rischio di recidive nonostante siano trattati al meglio con statine, farmaci antitrombotici e ipotensivi. È stato ipotizzato che uno stato infiammatorio di basso grado, rivelato da un aumento dei valori basali di proteina C reattiva (CRP), possa essere la causa di questo "rischio residuo". Tuttavia, i dati in nostro possesso sono limitati e provengono per lo più da trial clinici, con follow-up limitato, focalizzati su un singolo aspetto...

Finerenone, un antagonista recettoriale non steroideo dei mineralcorticoidi, si è dimostrato efficace nel ridurre la progressione della patologia renale e l'albuminuria nei pazienti con insufficienza renale (CKD) e diabete mellito di tipo 2 e di ridurre il rischio di un endpoint composito di morte cardiovascolare e ospedalizzazione nei pazienti con scompenso cardiaco e FE moderatamente ridotta (HFmrEF) o conservata(HFpEF) nel trial FINEARTS-HF...

L'artrosi delle ginocchia è una condizione dolorosa, che spesso comporta inabilità riducendo la qualità di vita. L'obesità è un fattore di rischio per questa condizione per l'aumentato stress meccanico sulle articolazioni e per la disfunzione metabolica cui essa si accompagna. Semaglutide è un agonista del recettore GLP-1 che determina una significativa riduzione di peso: lo studio STEP 9 ha verificato se semaglutide, a un dosaggio di 2.4 mg s.c. alla settimana, in aggiunta a modificazioni dello stile di vita, sia superiore al placebo per ridurre il peso e il dolore nei pazienti obesi con artrosi alle ginocchia. Sono stati arruolati 407 pazienti obesi...

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