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La prescrizione di betabloccante dopo un infarto miocardico in assenza di scompenso cardiaco è una prassi consolidata tra i cardiologi, supportata dalle Linee Guida, ma non presenta dati di evidenza solida a suo favore nei pazienti trattati con rivascolarizzazione miocardica sia percutanea che chirurgica. Gli studi osservazionali dai risultati contrastanti e un solo studio randomizzato, peraltro sottodimensionato, non permettono di esprimere un giudizio definitivo al riguardo.

ECG Challenge

A un uomo di 37 anni, sportivo, senza precedenti cardiologici di rilievo né fattori di rischio cardiovascolari noti, vengono prescritti dal Medico di Medicina Generale ECG (Figura 1) e visita aritmologica per episodi ricorrenti di cardiopalmo e riscontro di polso aritmico. Il paziente nega sincopi o lipotimie, angor o dispnea. Non assume alcuna terapia e nega abuso di stupefacenti o caffeina; l’anamnesi familiare è negativa per cardiomiopatie e morte improvvisa.

La dissezione coronarica spontanea (SCAD) rappresenta una causa sottostimata di sindrome coronarica acuta (ACS), particolarmente nelle giovani pazienti di sesso femminile.

The aim of this study was to investigate the safety and efficacy of coronary protection by preventive coronary wiring and stenting across the coronary ostia in patients at high risk for coronary obstruction after transcatheter aortic valve replacement (TAVR).

Inquadramento Alcuni farmaci antidiabetici attivi per via orale riducono il riassorbimento di glucosio e sodio a livello del tubulo renale prossimale essenzialmente

La problematica della strategia del trattamento nella fibrillazione atriale non valvolare è da sempre di attualità: se cioè sia meglio perseguire l’ottenimento del ritmo sinusale mediante cardioversioni anche ripetute, uso di farmaci antiaritmici per il mantenimento del ritmo e, attualmente, procedure di ablazione transcatetere, ovvero ci si possa limitare a controllare i sintomi, utilizzando farmaci per il controllo della frequenza, accettando che la fibrillazione possa persistere.

Il trattamento dell’emorragia cerebrale nei pazienti in terapia con anticoagulanti diretti inibitori del fattore Xa (DOAC-FXI) è di grande rilevanza clinica.

La gestione ottimale dei pazienti asintomatici con stenosi valvolare aortica (AS) severa è oggetto di intenso dibattito nella comunità scientifica, includendo tra

Aims: We sought to assess the proportion of patients eligible for the ISCHEMIA trial and to compare the characteristics and outcomes of these patients with those without ISCHEMIA inclusion or with ISCHEMIA exclusion criteria in a contemporary, nationwide cohort of patients with stable coronary artery disease (CAD).

Quick Survey 07

Tra le raccomandazioni delle “2020 ESC guidelines on non-ST-segment elevation acute coronary syndrome” la controindicazione (classe III) al pretrattamento con gli inibitori del recettore P2Y12 ha destato scalpore e critiche.

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