Ginevra Annoni

Quando sospendere la terapia anticoagulante dopo ablazione per fibrillazione atriale.

La continuazione della terapia anticoagulante orale (OAC), dopo una procedura di ablazione per fibrillazione atriale (AF), è raccomandata dalle linee guida. Tuttavia, vi sono pazienti per i quali la continuazione di OAC può essere fonte di potenziali complicanze emorragiche senza offrire un sicuro vantaggio in termini di profilassi tromboembolica. Vi sono quindi sottogruppi per i quali è possibile ipotizzare una sospensione di OAC. L’analisi di grandi registri di pazienti sottoposti ad ablazione può essere utile per individuare tali sottogruppi.

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Prognosi dei pazienti con stroke in terapia anticoagulante: analisi combinata dei trial di confronto tra anticoagulanti orali diretti e warfarin.

I pazienti con storia di stroke o ischemia cerebrale sono ad alto rischio di un nuovo evento ictale. Negli studi individuali di confronto tra antagonisti della vitamina K e anticoagulanti orali diretti, in pazienti con fibrillazione atriale (AF) non è possibile disegnare con precisione la storia clinica dei pazienti che subiscono uno stroke nonostante la terapia anticoagulante, perché questi eventi sono poco numerosi. È stata perciò intrapresa una collaborazione tra gli autori dei quattro studi di confronto con lo scopo di creare un database comune (COMBINE AF), che permettesse di valutare il decorso clinico dei pazienti che dopo la randomizzazione sono risultati affetti da stroke.

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