Dalla letteratura internazionale

Intervento precoce di TAVI in pazienti asintomatici con stenosi aortica severa: è giunta l’ora?

Le Linee Guida raccomandano l’intervento di sostituzione valvolare nel paziente con stenosi aortica severa, ma asintomatico in presenza di una disfunzione ventricolare sinistra (FE <50%), un test da sforzo positivo o necessità di intervento per altra patologia. Non esistono ampi studi che abbiano verificato gli effetti di un intervento precoce di TAVI in pazienti asintomatici con stenosi aortica severa...

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Pazienti asintomatici con stenosi aortica severa e fibrosi miocardica: gruppo a rischio da operare precocemente?

L’intervento di sostituzione valvolare aortica rimane controverso nei pazienti asintomatici con stenosi valvolare aortica severa. Tra questi pazienti vi sono alcuni che, in base ad alcune caratteristiche strumentali o laboratoristiche, potrebbero essere a maggior rischio di sviluppare uno scompenso cardiaco o di avere un outcome sfavorevole. La presenza di fibrosi miocardica è stata descritta come variabile predittiva di mortalità in questa popolazione…

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La continua evoluzione tecnologica della CT coronarica ne aumenta sempre più l’accuratezza diagnostica

Benchè il ruolo della CT coronarica sia cresciuto negli anni e il suo valore diagnostico riconosciuto nelle Linee Guida , restano problemi di accuratezza e affidabilità soprattutto in presenza di vasi calcifici e di stent impiantati, in primo luogo per problemi di “effetto blooming” che limita la nitidezza dell’immagine e la capacità di individuare correttamente il lume del vaso. Recentemente, l’introduzione di novità tecnologiche come la CT con sensori a conteggio di fotoni….

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Valutazione del risultato finale della riparazione mitralica percutanea: basarsi sull’imaging o sulla misurazione della pressione atriale sinistra?

È stato dimostrato che l’intervento di riparazione percutanea  della  valvola  mitrale  (TEER),  per  il trattamento  dell’insufficienza  mitralica  (IM),  è efficace e sicuro. Tuttavia, il problema maggiore da risolvere consiste nell’esatta individuazione dei pazienti che possono migliorare l’outcome dopo  l’intervento…

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Complessità della coronaropatia nel paziente multivasale: PCI o bypass aortocoronarico?

La   complessità   delle   lesioni   coronariche   è comunemente valutata utilizzando il Syntax score derivato dai dati angiografici, e le Linee Guida raccomandano l’esecuzione di PCI nei pazienti multivasali  nei  quali  la  coronaropatia  è  meno complessa,   generalmente   quando   il   Syntax scre è ≤22. Tuttavia, questa categorizzazione dei  pazienti  non  è  più  appropriata  in  un’era in  cui…

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Il rischio derivante da valori elevati di lipoproteina(a) dipende dall’infiammazione residua?

La lipoproteina(a) [Lp(a)] è un importante fattore di rischio cardiovascolare, su base genetica, scarsamente influenzata dallo stile di vita, che possiede un elevato effetto pro-infiammatorio. Alcuni dati indicano che l’azione aterogena di Lp(a) si esplica solo in presenza di un burden infiammatorio caratterizzato da livelli patologici di proteina C reattiva ad alta sensibilità (hsCRP>2 mg/L)…

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La strategia di de-escalation della terapia antipiastrinica in pazienti con infarto miocardico è sicura anche se il rischio ischemico è elevato?

Nei pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS) una ampia serie di studi ha dimostrato la fattibilità di una strategia di de-escalation basata su un utilizzo iniziale di una doppia terapia antipiastrinica (DAPT) composta da ASA e da un inibitore del recettore P2Y12 potente come ticagrelor e successivo “switch” ad una DAPT composta da ASA e clopidogrel, un inibitore del recettore P2Y12 meno potente di ticagrelor. Alla base di questa strategia vi è la dimostrazione di una riduzione progressiva del rischio ischemico passando dalla fase acuta e subacuta (il primo mese) alla fase cronica, nella quale il rischio emorragico…

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Bisogna interrompere la terapia anticoagulante prima di un intervento di TAVI?

Circa un terzo dei pazienti sottoposti a TAVI è in fibrillazione atriale e necessita di terapia anticoagulante. Il dubbio del clinico è se inviare il paziente all’intervento senza sospendere l’anticoagulante o effettuare una temporanea interruzione. In assenza di studi randomizzati di confronto tra le due strategie le linee guida propendono per la seconda opzione. . Tuttavia alcuni studi osservazionali hanno mostrato la fattibilità di una strategia che preveda…

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Riparazione transcatetere della valvola mitralica: come valutare il risultato al termine della procedura?

Il trattamento  dell’insufficienza  mitralica significativa attraverso la procedura MitraClip rappresenta una delle frontiere più avanzate della cardiologia interventistica. Tuttavia, la valutazione dell’efficacia della  procedura e  il  monitoraggio  dell’insufficienza  residua continuano a rappresentare una sfida, come dimostrato  da  uno  studio  recentemente pubblicato su JACC. Lo  studio  in  questione  sottolinea  che la qualità di vita dei pazienti trattati con MitraClip, valutata a 12 mesi con il Kansas City  Cardiomyopathy  Questionn aire (KCCQ), correlava significativamente con la valutazione dell’insufficienza residua mediante ecocardiografia…

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