Dalla letteratura internazionale

Oral Semaglutide and Cardiovascular Outcomes in High-Risk Type 2 Diabetes.

Lo studio si è proposto lo scopo di verificare l’efficacia di semaglutide orale nel ridurre gli eventi cardiovascolari nei pazienti con diabete di tipo 2 e presenza di malattia cardiovascolare e/o nefropatia cronica. Lo studio SOUL ha randomizzato 9.650 pazienti con diabete tipo 2, emoglobina glicata tra 6.5% e 10% (valore medio 8%), età media 66 anni, nota malattia cardiovascolare (57%), nefropatia cronica (eGFR <60 ml per minuto per 1.73 m2, 13%) o entrambe (27%) a semaglutide (dose massima 14 mg una volta al dì) o placebo, oltre allo standard care...

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Intravenous Ferric Carboxymaltose in Heart Failure With Iron Deficiency. The FAIR-HF2 DZHK05 Randomized Clinical Trial.

Vi è ancora incertezza riguardo all’efficacia della terapia con ferro intravenoso in pazienti con scompenso cardiaco e carenza di ferro. I tre studi sinora eseguiti (IRONMAN, AFFIRM.AHF e HEART-FID) non hanno dato risultati conclusivi, anche perché hanno arruolato i pazienti sulla base del valore di ferritina, mentre una meta-analisi recente ha dimostrato che il beneficio maggiore si ottiene nei pazienti con bassa saturazione di transferrina…

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Risultati dell’intervento di TAVI negli usa: perchè la mortalità a breve termine non scende?

La TAVI stata introdotta negli Stati Uniti nel 2012; ì primi risultati, ottenuti in pazienti a rischio molto elevato e con una tecnologia ancora non raffinata, per lo più effettuata utilizzando la via transapicale e con il paziente in anestesia generale, furono piuttosto modesti; tuttavia, vi fu una rapida transizione da questa fase molto iniziale, con risultati in miglioramento tra il 2012 e il 2018: la mortalità a 30 giorni in quel periodo diminuì dal 7% al 2% e a 1 anno dal 24% al 12%, associata à una netta riduzione delle complicanze. Però dopo il 2018…

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Un innalzamento della proteina C-reattiva predice gli eventi cardiovascolari?

I pazienti con malattia cardiovascolare su base aterosclerotica (ASCVD) sono a rischio di recidive nonostante siano trattati al meglio con statine, farmaci antitrombotici e ipotensivi. È stato ipotizzato che uno stato infiammatorio di basso grado, rivelato da un aumento dei valori basali di proteina C reattiva (CRP), possa essere la causa di questo “rischio residuo”. Tuttavia, i dati in nostro possesso sono limitati e provengono per lo più da trial clinici, con follow-up limitato, focalizzati su un singolo aspetto…

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Resincronizzazione cardiaca con elettrodi senza fili: una finestra sul futuro.

La terapia di resincronizzazione cardiaca (CRT) convenzionale consiste nel pacing simultaneo dei due ventricoli, attraverso un cavo posto nel ventricolo destro e un altro nel seno coronarico. Tuttavia, nel 5-15% dei casi non è possibile posizionare l’elettrocatetere nel seno coronarico e l’impianto di un elettrodo epicardico non sempre è fattibile. . Inoltre, il 30-40% dei pazienti non rispondono alla CRT convenzionale…

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Infarto miocardico nel paziente anziano multivasale: rivascolarizzazione completa o solo della lesione culprit?

Alcuni studi randomizzati hanno evidenziato il beneficio ottenuto da una rivascolarizzazione completa nei pazienti STEMI , raccomandata con alto grado di evidenza (I, A) dalle Linee Guida europee del 2023 per le sindromi coronariche acute. Maggiore incertezza, per l’esiguità dei dati a disposizione, riguarda i pazienti NSTEMI, soprattutto quelli anziani, anche se…

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TAVI in pazienti di sesso femminile: attenzione alla presenza di anulus valvolare piccolo.

Le donne sono poco rappresentate nei trial condotti in pazienti TAVI, essendo circa il 30-40% delle popolazioni arruolate. . Eppure, frequentemente presentano alcune caratteristiche anatomiche, come un anulus valvolare aortico piccolo, che possono porre una serie di problematiche di mismatch protesi-paziente. In questi casi il rischio di una emodinamica non ottimale è alto e può avere una influenza importante sull’outcome clinico dei pazienti…

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Coronary Artery Bypass Grafting: Past and Future.

L’avventura del bypass aortocoronarico (CABG) comincia nella prima metà del 900 con i lavori pioneristici di Alexis Carrel sulle anastomosi vascolari e le tecniche di preservazione tissutale che gli valsero il premio Nobel per la Medicina nel 1912. Una tappa fondamentale fu…

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