Editoriale

Arresto cardiaco extraospedaliero: serve la coronarografia in assenza di STEMI?

L’arresto cardiaco extraospedaliero rappresenta una delle sfide per i cardiologi moderni. La mortalità è molto elevata, spesso superiore al 90%, e parte della partita si gioca in ospedale dopo l’avvenuto ripristino del circolo spontaneo anche detto ROSC. Poichè l’arresto cardiaco extraospedaliero è espressione della cardiopatia ischemica acuta in circa l’80% dei casi, una delle prime decisioni da prendere una volta avvenuto il ROSC è l’indicazione a una coronarografia urgente. Per prendere questa decisione è essenziale acquisire l’elettrocardiogramma a dodici derivazioni, come raccomandato dalle Linee Guida internazionali dello European Resuscitation Council (ERC)e dell’American Heart Association (AHA). Secondo le ultime Linee Guida della società europea di cardiologia (ESC) sulla gestione delle sindromi coronariche acute…

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Quando sospendere la terapia anticoagulante dopo ablazione per fibrillazione atriale.

La continuazione della terapia anticoagulante orale (OAC), dopo una procedura di ablazione per fibrillazione atriale (AF), è raccomandata dalle linee guida. Tuttavia, vi sono pazienti per i quali la continuazione di OAC può essere fonte di potenziali complicanze emorragiche senza offrire un sicuro vantaggio in termini di profilassi tromboembolica. Vi sono quindi sottogruppi per i quali è possibile ipotizzare una sospensione di OAC. L’analisi di grandi registri di pazienti sottoposti ad ablazione può essere utile per individuare tali sottogruppi.

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Qual è la relazione temporale tra la diagnosi di diabete di tipo 2 e gli eventi cardiovascolari?

È noto come un importante fattore di rischio per malattia cardiovascolare sia il diabete. Alcune condizioni che ne favoriscono l’insorgenza e sono temporalmente antecedenti al suo riscontro diagnostico, quali stili di vita non sani, fattori ambientali o genetici, peso eccessivo, sindrome metabolica, sono anche fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. Alcuni anni fa è stata avanzata la “ticking clock hypothesis” , basata sulla osservazione prolungata di alcuni individui, di cui alcuni svilupparono diabete nel follow-up. Rispetto a quelli che non svilupparono la malattia metabolica, essi presentavano…

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Deterioramento emodinamico valvolare nei pazienti TAVI: incidenza, predittori, outcome clinico.

Una delle limitazioni più temute dell’intervento di TAVI consiste nei dubbi sulla durabilità delle protesi, soprattutto quando impiantate in popolazioni a rischio medio-basso in alternativa alla chirurgia in pazienti non di età avanzata. Una corretta valutazione della problematica è stata ostacolata dalla mancanza di una definizione universalmente accettata di “deterioramento emodinamico della protesi valvolare” (HVD). Recentemente il Valve Academic Research Consortium-3 (VARC-3) ha proposto una definizione che tiene conto di una valutazione dinamica dei parametri emodinamici ottenuti all’esame ecocardiografico, che rappresenta…

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Efficacia clinica dell’intervento di riparazione percutanea della valvola tricuspide: i risultati del TRI.FR trial.

L’insufficienza tricuspidalica severa (IT) è una condizione clinica che comporta episodi ricorrenti di scompenso cardiaco con evoluzione sfavorevole. Questi pazienti, per lo più anziani, sono stati sempre considerati di pertinenza medica anche per l’elevato rischio chirurgico e solo recentemente sono stati presentati dati relativi a interventi percutanei di riparazione tricuspidalica (T-TEER) mediante l’impianto di dispositivi, come il TriClip , che riducono il grado dell’IT a lieve o moderato nella stragrande maggioranza dei pazienti trattati. I primi dati a disposizione mostrano…

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Un innalzamento della proteina C-reattiva predice gli eventi cardiovascolari?

I pazienti con malattia cardiovascolare su base aterosclerotica (ASCVD) sono a rischio di recidive nonostante siano trattati al meglio con statine, farmaci antitrombotici e ipotensivi. È stato ipotizzato che uno stato infiammatorio di basso grado, rivelato da un aumento dei valori basali di proteina C reattiva (CRP), possa essere la causa di questo “rischio residuo”. Tuttavia, i dati in nostro possesso sono limitati e provengono per lo più da trial clinici, con follow-up limitato, focalizzati su un singolo aspetto…

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TAVI in pazienti di sesso femminile: attenzione alla presenza di anulus valvolare piccolo.

Le donne sono poco rappresentate nei trial condotti in pazienti TAVI, essendo circa il 30-40% delle popolazioni arruolate. . Eppure, frequentemente presentano alcune caratteristiche anatomiche, come un anulus valvolare aortico piccolo, che possono porre una serie di problematiche di mismatch protesi-paziente. In questi casi il rischio di una emodinamica non ottimale è alto e può avere una influenza importante sull’outcome clinico dei pazienti…

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Valutazione del risultato finale della riparazione mitralica percutanea: basarsi sull’imaging o sulla misurazione della pressione atriale sinistra?

È stato dimostrato che l’intervento di riparazione percutanea  della  valvola  mitrale  (TEER),  per  il trattamento  dell’insufficienza  mitralica  (IM),  è efficace e sicuro. Tuttavia, il problema maggiore da risolvere consiste nell’esatta individuazione dei pazienti che possono migliorare l’outcome dopo  l’intervento…

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