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Treating iron deficiency in patients with heart failure: what, why, when, how, where and who

Come abbiamo già discusso sulle pagine di Journal Map, la definizione di carenza di ferro, stabilita dalle Linee Guida internazionali è presente quando la ferritina è <100 μg/L, anche se mal si applica ai pazienti con scompenso cardiaco che hanno uno stato infiammatorio elevato, che determina un incremento di ferritina. Inoltre, una ferritina elevata riduce la biodisponibilità del ferro e, l’aumento di epdicina (stimolata dall’infiammazione), ne altera l’assorbimento. Poichè la maggior parte del ferro nel sangue è legato alla trasferrina...

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Risk Stratification in Nonischemic Dilated Cardiomyopathy Using CMR Imaging: A Systematic Review and Meta-Analysis.

La cardiomiopatia dilatativa non-ischemica è caratterizzata da dilatazione ventricolare sinistra o biventricolare e disfunzione contrattile in assenza di coronaropatia e altre condizioni patogenetiche quali ipertensione, valvulopatie, malattie congenite, infiltrative o infiammatorie. La mortalità, dalla diagnosi, è di circa il 20% a causa di scompenso progressivo o morte improvvisa. Gli impianti di defibrillatore sono circa 100.000 all’anno negli Stati Uniti per questa patologia…

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Left atrial appendage closure for stroke prevention in atrial fibrillation: current status and perspectives

L’auricola dell’atrio sinistro (LAA) è la principale sorgente di trombi intracardiaci in pazienti con fibrillazione atriale(AF). La valutazione del rischio ischemico versus emorragico in questi pazienti è talora difficile poichè alcunevariabili che predispongono alle complicanze tromboemboliche sono anche fattori di rischio di bleeding. Benchè la terapia anticoagulante orale (OAC) sia il pilastro principale della prevenzione dello stroke…

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Cardiac Implantable Electronic Devices

I dispositivi elettronici impiantabili cardiaci includono i pacemaker (PM) anti-bradicardici, quelli biventricolari e i defibrillatori. Negli Stati Uniti ne vengono impiantati circa 400.000 ogni anno. Per i pazienti con sick sinus syndrome e blocco atrioventricolare di secondo grado tipo II o BAV totale, il pacing bicamerale è da preferiore al monocamerale, perchè previene la sindrome da pacemaker caratterizzata da modificazioni emodinamiche e bioumorali secondarie a varia- zioni della sequenza temporale di contrazione atriale e ventricolare…

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Electronic Nicotine-Delivery Systems for Smoking Cessation

Studio randomizzato, condotto in Svizzera, in 1.246 pazienti fumatori (47% donne), ma con intenzione di smettere. Sono stati randomizzati (n=622) all’uso di sigaretta elettronica (2 starter kit gratuiti e liquidi per 6 mesi potendo scegliere tra sei aromi di tabacco, mentolo o frutta) e 4 concentrazioni di nicotina (19.6 mg, 11 mg, 6 mg, 0 mg per millilitro, scelta media 11 mg/ml) oltre a counseling antifumo (intervention group) o a un gruppo di controllo (n=624) che riceveva counseling antifumo oltre a un buono di 50 euro per l’acquisto di farmaci sostitutivi di nicotina. Come mostra la Figura, la percentuale di pazienti che si asteneva dal fumare sigarette di tabacco tradizionali (con validazione biochimica, cioè livelli di anabinasi urinaria <3 ng per millilitro) era significativamente superiore nel gruppo che...

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Percutaneous coronary intervention plus medical therapy versus medical therapy alone in chronic coronary syndrome: a propensity score-matched analysis from the Swedish Coronary Angiography and Angioplasty Registry.

Il beneficio della PCI nei confronti della terapia medica nei pazienti con sindrome coronarica cronica (CCS) è tuttora oggetto di discussione. Sono stati eseguiti cinque studi randomizzati (BARI-2D, COURAGE, ISCHEMIA, FAME-2 e REVIVED-BCIS) per risolvere questa problematica clinica senza raggiungere conclusioni definitive e convincenti. In questo studio osservazionale gli autori hanno selezionato dallo Swedish Coronary  Angiography  and  Angioplasty Registry (SCAAR) 32.289 pazienti con CCS sintomatica (in terapia con una statina e almeno un farmaco antianginoso tra betabloccanti, calcioantagonisti e nitrati) con una malattia coronarica  angiograficamente  documentata sottoposti a PCI associata a trattamento medico (MT) o a solo MT. Escludendo i pazienti più fragili, non suscettibili di rivascolarizzazione, sono stati selezionati 15.440 pazienti (7.720 in ciascun gruppo) bilanciati, in base al propensity score, per una serie di variabili cliniche e angiografiche. L’outcome primario, i NACE a 5 anni, è stato valutato…

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The Tricuspid Valve: A Review of Pathology, Imaging, and Current Treatment Options: A Scientific Statement From the American Heart Association

L’insufficienza tricuspidalica (TR) è piuttosto frequente, soprattutto nella popolazione anziana (età ≥75 anni) dove è presente in circa il 4%. I pazienti con TR hanno un’alta mortalità (sopravvivenza a 15 anni del 10%) anche per la presenza frequente di comorbilità, quali ipertensione polmonare, scompenso cardiaco, fibrillazione atriale. Questi fattori e la mancanza di terapie specifiche, oltre alla mortalità elevata nei pazienti sottoposti a intervento cardiochirurgico per TR isolata, hanno causato per anni un certo disinteresse da parte della comunità cardiologica (“forgotten valve”). La recente introduzione di interventi transcatetere ha tuttavia determinato…

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L’angioplastica coronarica compie 47 anni ed è sempre affascinante

La prima angioplastica coronarica (PTCA) fu eseguita da Andreas Gruntzig il 17 settembre del 1977 a Zurigo: fu dilatata una stenosi dell’85% dell’arteria discendente anteriore utilizzando un catetere che aveva alla sua estremità distale un palloncino gonfiabile e che terminava con una guidina flessibile lunga 2 cm (vedi Figura 1). I primi 5 casi furono riportati da Gruntzig in una lettera pubblicata da Lancet l’anno successivo. Una tappa importante fu la prima…

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Amiodarone and pulmonary toxicity in atrial fibrillation: a nationwide Israeli study 

In una indagine eseguita in Israele utilizzando un database assicurativo che contiene i dati relativi ad oltre 4 milioni di cittadini, sono stati individuati 6.039 pazienti (età media 73.3 anni, 51.6% donne) con diagnosi di fibrillazione atriale (AF) osservati tra il 1 dicembre 1999 e il 31 Dicembre 2021, trattati senza interruzione con amiodarone. Questi pazienti sono stati “matchati” sulla base di età, sesso, etnia, durata di diagnosi di AF con 6.039 pazienti non trattati con quel farmaco. L’outcome primario dello studio era…

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