La cardiologia di domani

Uno sguardo al futuro: un nuovo paradigma per l’infarto miocardico?

La ricerca scientifica esige la definizione di paradigmi (modelli teorici) per risolvere dei problemi e definire la metodologia per affrontarli. Tuttavia, i paradigmi non spiegano tutti gli aspetti del problema, perciò le anomalie sono inizialmente ignorate, ma col tempo conducono inevitabilmente alla “crisi” del paradigma e alla ricerca di uno nuovo che lo sostituisca. Così procede il progresso scientifico, attraverso continui “paradigm shifts” . La classificazione dell’infarto miocardico (MI) si è basata per anni sul paradigma derivato dalla lettura immediata dell’’elettrocardiogramma, cioè sulla presenza (o meno) di un sopraslivellamento persistente di ST (paradigma STEMI), distinguendo così gli infarti in STEMI e non(N)STEMI. Tuttavia, il substrato fisiopatologico che determina la storia naturale e la prognosi dei pazienti è la presenza…

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Antagonisti recettoriali per i mineralcorticoidi: efficacia nello scompenso cardiaco

Spironolattone ed eplerenone, antagonisti recettoriali steroidei per i mineralcorticoidi (MRA) hanno significativamente ridotto un endpoint composito di morte e ospedalizzazione nei pazienti con scompenso cardiaco e FE ridotta nei due rispettivi trial clinici RALES (Randomized Aldactone Evaluation Study) ed EMPHASIS-HF (Eplerenone in Mild Patients Hospitalization and Survival Study in Heart Failure). Tuttavia, l’efficacia di questi farmaci nello scompenso e FE moderatamente ridotta o preservata è discutibile. Lo spironolattone è risultato non efficace…

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