I risultati dei trial storici di confronto tra PCI e bypass aortocoronarico (CABG) nei pazienti multivasali non possono essere applicati alla popolazione attualmente trattata, in quanto sono stati eseguiti numerosi passi avanti sia nel perfezionamento delle tecniche di rivascolarizzazione che nell’affidabilità dei materiali, soprattutto per quanto riguarda l’interventistica coronarica. Lo studio FAME, il piùrecente di questi studi, non ha mostrato a 1 anno[1]Fearon WF, Zimmermann FM, De Bruyne B, et al. Fractional flow reserve-guided PCI as compared with coronary bypass surgery. N Engl J Med 2022;386:128-37. la non inferiorità della PCI (eseguita su stenosi funzionalmente significative in base a uno studio con FFR) rispetto al CABG per un endpoint che comprendeva la morte per ogni causa, l’infarto miocardico, lo stroke e la necessità di rivascolarizzazione.Sono stati osservati risultati analoghi anche a 3 anni[2]Zimmermann FM, Ding VY, Pijls NHJ, et al. Fractional flow reserve-guided PCI or coronary bypass surgery for 3-vessel coronary artery disease: 3-year follow-up of the FAME 3 Trial. Circulation … Continua a leggere. In questa analisi sono stati riportati gli effetti a 5 anni delle due tecniche di rivascolarizzazione, in riferimento a un endpoint che includeva solo eventi “hard” (morte, infarto, stroke). La popolazione era composta da 1.500 pazienti (757 randomizzati a PCI e 743 a CABG) con malattia trivasale all’angiografia escludendo pazienti con STEMI recente, disfunzione ventricolare sinistra, stenosi del tronco comune. L’endpoint composito non risultava significativamente differente nei due gruppi (16% nel gruppo PCI e 14% nel gruppo CABG, hazard ratio -HR- 1.16, 95% CI 0.89-1.52; p=0.27, vedi Figura che riporta a confronto anche i dati dell’analisi a 3 anni). Così pure non differenti erano la mortalità (7% vs 7%, HR 0.99, 95% CI 0.67-1.46) e lo stroke (2% vs 3%, HR 0.65, 95% CI 0.33-1.28), mentre l’incidenza di infarto miocardico risultava superiore nel gruppo PCI (8% vs 5%, HR 1.57, 95% CI 1.04.2.36), come la necessità di rivascolarizzazione (16% vs 8%, HR 2.02, 95% CI 1.46-2.79). In conclusione, i dati a 5 anni dello studio FAME 3 trial offrono una nuova prospettiva nel confronto tra una PCI guidata da FFR utilizzando stent di ultima generazione e il CABG nei pazienti con coronaropatia multivasale. Questi risultati differiscono da quelli dei trial storici di confronto e possono essere utili nella scelta tra le due tecniche di rivascolarizzazione.

Bibliografia[+]
↑1 | Fearon WF, Zimmermann FM, De Bruyne B, et al. Fractional flow reserve-guided PCI as compared with coronary bypass surgery. N Engl J Med 2022;386:128-37. |
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↑2 | Zimmermann FM, Ding VY, Pijls NHJ, et al. Fractional flow reserve-guided PCI or coronary bypass surgery for 3-vessel coronary artery disease: 3-year follow-up of the FAME 3 Trial. Circulation 2023;148:950-58. |
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