Pulsed Field or Cryoballoon Ablation for Paroxysmal Atrial Fibrillation.

Reichlin T, Kueffer T, Badertscher P, et al.
for the SINGLE SHOT CHAMPION Investigators.
N Engl J Med 2025; published online March 31, doi:10.1056/NEJMoa2502280.

Indice

L’ablazione delle vene polmonari è una terapia efficace nel trattamento della fibrillazione atriale (AF). Essa viene generalmente eseguita per mezzo della radiofrequenza e della crioablazione (CRIO). Tuttavia, queste metodiche sono gravate da incidenze elevate di recidive di AF. L’ablazione a campo pulsato (PFA) è una tecnica ablativa recentemente introdotta, che richiede una minor durata dell’intervento, si associa a un minor numero di complicanze (in particolare non comporta la benché rara evenienza di fistola esofagea), ma nello studio ADVENT non ha diminuito le recidive aritmiche rispetto all’ablazione per radiofrequenza[1]Reddy VY, Gerstenfeld EP, Natale A, et al. Pulsed field or conventional thermal ablation for paroxysmal atrial fibrillation. N Engl J Med 2023;389:1660-71.. Tuttavia, in quello studio non si utilizzava una monitorizzazione continua del ritmo cardiaco. Lo studio SINGLE SHOT CHAMPION, condotto in 2 centri svizzeri (Berna e Basilea), ha arruolato 210 pazienti con AF parossistica, di durata di almeno 30 secondi documentata da ECG o Holter, escludendo pazienti già ablati, quelli in classe NYHA III o IV o FE <35%. I pazienti (età media 64 anni, volume atriale sinistro indicizzato 35 ml/m2) sono stati randomizzati a PFA (n=105) o a CRIO (n=105). Erano permessi i farmaci antiaritmici nei tre mesi di blanking e venivano poi sospesi. In tutti i pazienti veniva inserito, al termine della procedura, un dispositivo di monitoraggio (Reveal LinQ, Medtronic). Il trial era concepito come studio di non-inferiorità di PFA versus CRIO, considerando un margine superiore del 20% nella differenza di incidenza delle recidive di AF (ipotizzata al 40% in entrambi i gruppi). Nel caso che fosse raggiunta la non-inferiorità, veniva testata la eventuale superiorità di una tecnica sull’altra. La durata della procedura era inferiore con PFA (media 55 min. versus 73 min.) anche se il tempo di fluoroscopia risultava simile (14.6 min. versus 15.1 min.). L’endpoint primario (la prima recidiva di tachiaritmia atriale osservata tra il giorno 91 e 365 dopo la procedura ablativa) si è verificato a 1 anno nel 37.1% dei pazienti sottoposti a PFA e nel 50.7% dei pazienti sottoposti a CRIO (P<0.001 per non-inferiorità, P=0.046 per superiorità, vedi Figura). Ciò nonostante le nuove procedure di ablazione sono state più numerose dopo il periodo di blanking nel gruppo PFA (n=16) che nel gruppo CRIO (n=10). La misura della qualità di vita ha fornito dati sovrapponibili.

Bibliografia

Bibliografia
1 Reddy VY, Gerstenfeld EP, Natale A, et al. Pulsed field or conventional thermal ablation for paroxysmal atrial fibrillation. N Engl J Med 2023;389:1660-71.

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