Serial T-Wave Changes in a Patient With Chest Pain.

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Antonio Landi, Cardiocentro Lugano, Svizzera

Una paziente di circa 50 anni, con ipertensione arteriosa e dislipidemia, giunge in Pronto Soccorso lamentando dolore toracico e stanchezza. La paziente riferiva, inoltre, periodo di particolare stress lavorativo. Qui un ECG risultata nei limiti di norma (figura A), mentre un successivo ECG eseguito a distanza di nove ore dal primo (figura B) mostrava alterazioni della ripolarizzazione ventricolare compatibili con sindrome di Wellens (pattern elettrocardiografico associato a lesione critica nel tratto prossimale dell’arteria discendente anteriore). Un terzo ECG eseguito 7 ore più tardi (figura C) mostrava un’ulteriore evoluzione della ripolarizzazione ventricolare con onde T negative profonde in sede antero-laterale con prolungamento dell’intervallo QT corretto (470 msec).

Quali sono le caratteristiche ECG-grafiche della sindrome di Wellens?

Si distinguono due pattern tipici di sindrome di Wellens:

  • il tipo A (meno comune) è caratterizzato da onde T bifasiche con iniziale positività seguita da negatività dell’onda T. Si osserva più comunemente nelle derivazioni V2 e V3, ma occasionalmente anche nelle derivazioni da V1 a V6;
  • il tipo B (76% dei casi) è caratterizzato da un’inversione profonda delle onde T nelle derivazioni precordiali, più comunemente nelle derivazioni da V1 a V4, ma occasionalmente estesa alle derivazioni da V5 a V6.

Nel caso presentato, l’ECG mostrato nel pannello B era coerente con un pattern di Wellens di tipo A, successivamente evoluto in pattern tipo B. Viste le alterazioni ECG grafiche e il lieve incremento degli enzimi di miocardiocitolisi, la paziente è stata sottoposta a studio coronarografico che non ha mostrato lesioni epicardiche significative. Tuttavia, alla ventricolografia si documentavano alterazioni della cinetica regionale in sede apicale compatibili con sindrome di Takotsubo, confermata successivamente alla risonanza magnetica cardiaca. Sebbene le onde T bifasiche siano considerate specifiche della sindrome di Wellens, esse possono evidenziarsi anche nei pazienti con sindrome di Takotsubo. Queste ultime due sindromi condividono la natura dinamica delle alterazioni ECG-grafiche, per cui un attento monitoraggio elettrocardiografico rimane essenziale per una diagnosi corretta.

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