bypass aortocoronarico

È necessario anticoagulare i pazienti con parossismi di fibrillazione atriale dopo intervento di bypass aortocoronarico?

Parossismi di fibrillazione atriale sono abbastanza frequenti nei pazienti sottoposti a intervento di bypass aortocoronarico (CABG) e sono pari al 15%-42% nelle varie casistiche . Solitamente, l’aritmia compare in seconda giornata ed è di breve durata. Le linee guida non forniscono indicazioni precise in questi pazienti per l’assenza di studi randomizzati. . Esse suggeriscono di considerare la profilassi con terapia anticoagulante a lungo termine sulla base del profilo di rischio del paziente. Il suo beneficio, in rapporto agli effetti collaterali, appare discutibile…

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L’accesso radiale distale per le procedure diagnostiche e interventistiche coronariche: una tecnica gravata da minori complicanze rispetto all’accesso radiale convenzionale?

L’approccio transradiale (TRA) riduce il sanguinamento rispetto all’accesso transfemorale (TFA) ed è ampiamente utilizzato nelle procedure diagnostiche e interventistiche coronariche (PCI, percutaneous coronary intervention) ((Mason PJ, Shah B, Tamis-Holland JE, et al. An Update on Radial Artery Access and Best Practices for Transradial Coronary Angiography and Intervention in Acute Coronary Syndrome: A Scientific Statement From the American Heart Association. Circ Cardiovasc Interv 2018;11(9):e000035. Doi: 10.1161/HCV.0000000000000035.)). La complicanza maggiore è tuttavia l’occlusione dell’arteria radiale (RAO, in circa il 7.5% dei casi), che può precludere un ipotetico futuro riutilizzo di tale arteria per successive PCI o quale condotto arterioso per interventi di bypass aortocoronarico o per l’esecuzione di fistola nell’eventualità si renda necessaria una emodialisi.

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