empaglifozin

Dobbiamo trattare con empagliflozin i pazienti infartuati a rischio di scompenso? i risultati dello studio EMPACT-MI.

Gli inibitori di SGLT2 hanno effetti benefici nei pazienti con scompenso cardiaco, nei diabetici di tipo II e nei pazienti con nefropatia cronica. Non è chiaro se questi farmaci svolgano una azione favorevole anche nei pazienti con infarto miocardico (MI) recente. Nello studio DAPA-MI  i pazienti studiati non avevano scompenso cardiaco nè diabete, di conseguenza gli eventi sono stati numericamente ridotti e quindi non si è potuta verificare alcuna differenza di outcome tra i pazienti che assumevano questi farmaci oppure il placebo…

LEGGI TUTTO »

Il trattamento prolungato con empagliflozin in pazienti scompensati induce il fenomeno della “tolerance”?

Gli studi EMPEROR-Reduced (Empagliflozin Outcome Trials in Chronic Heart Failure With Reduced Ejection Fraction) e EMPERORPreserved (Empagliflozin Outcome Trials in Chronic Heart Failure With Preserved Ejection Fraction) hanno mostrato l’efficacia di empagliflozin 10 mg sia nelle forme di scompenso (CHF) a frazione di eiezione (FE) ridotta, che nelle forme a FE preservata. Non è noto, tuttavia, se l’efficacia del farmaco persista negli anni di trattamento o se piuttosto si verifichi una attenuazione dei benefici per un fenomeno di “tolerance”. Questo quesito può essere risolto con uno studio di “withdrawal”, cioè con la verifica degli effetti clinici e laboratoristici della sospensione in cieco sia del farmaco attivo che del placebo nei pazienti sottoposti alla iniziale randomizzazione.

LEGGI TUTTO »
Cerca un articolo
Gli articoli più letti
Rubriche
Leggi i tuoi articoli salvati
La tua lista è vuota