La ricerca della vitalità nella disfunzione ventricolare sinistra su base ischemica: è davvero utile?
Nei pazienti con cardiopatia ischemica e disfunzione ventricolare sinistra la ricerca della vitalità è stata a lungo considerata decisiva per individuare i pazienti con miocardio ibernato che possono maggiormente beneficiare da interventi di rivascolarizzazione. Benchè alcuni studi osservazionali abbiano fornito supporto a tale ipotesi, il recente trial randomizzato STICH non ne ha confermato la validità. Infatti i dati dello STICH non indicano una significativa interazione statistica tra pazienti che mostrassero o meno presenza di vitalità prima della rivascolarizzazione per quanto riguarda il beneficio dalla rivascolarizzazione, anche se tali risultati non possono essere considerati definitivi data la scarsa numerosità dei pazienti senza evidenza di vitalità arruolati in quel trial (19% della popolazione randomizzata). Restano senza risposta alcuni interrogativi tra i quali: il miocardio ibernato può essere modificato dalla rivascolarizzazione miocardica? E questo “reversal” della ibernazione si traduce sempre in un recupero contrattile? A essi tenterà di rispondere lo studio REVIVED-BCIS2 che arruolerà 700 pazienti con disfunzione ventricolare sinistra (FE ≤35%) su base ischemica, vitalità miocardica dimostrata in almeno 4 segmenti, randomizzati a PCI o terapia medica ottimale. Lo studio testerà l’ipotesi che la sopravvivenza di pazienti con miocardio disfunzionante ma vitale possa essere migliorata dalla rivascolarizzazione percutanea. Per le sue caratteristiche di arruolamento sarà il primo ampio studio prospettico a valutare strategie di trattamento basate sulla presenza di vitalità in pazienti ischemici con disfunzione ventricolare sinistra.