TC coronarica

Studio della fisiologia coronarica in pazienti con angina in assenza di lesioni ostruttive significative: un esempio di “medicina stratificata”

La diagnosi di angina, in assenza di lesioni ostruttive, ha come base fisiopatologica una patologia microvascolare o uno spasmo coronarico. Le Linee Guida((Knuuti J, Wijns W, Saraste A, et al. ESC Scientific Document Group. 2019 ESC guidelines for the diagnosis andmanagement of chronic coronary syndromes. Eur Heart J. 2020;41:407–477. doi:10.1093/eurheartj/ehz425.() raccomandano una indagine invasiva che includa la misurazione della riserva coronarica (CFR) e/o della resistenza del microcircolo (classe IIa, evidenza B) e un test provocativo di spasmo, utilizzando acetilolina intracoronarica (classe IIa, evidenza B). Non è noto se tale valutazione fisiopatologica invasiva comporti benefici dal punto di vista clinico per il paziente, sia in termini di presenza di sintomi e di qualità di vita.

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Capacità prognostica predittiva del grace score: è possibile migliorarla?

Il GRACE (Global Registry of Acute Coronary Events) score è un valido strumento prognostico nei pazienti con sindrome coronarica acuta . In accordo con le Linee Guida, esso viene utilizzato per stabilire il timing della strategia interventistica nei pazienti con ACS senza sopraslivellamento persistente del tratto ST (NSTE-ACS) e per una stratificazione del rischio immediato a distanza. . Lo score include la positività o meno della troponina quale biomarker di necrosi; tuttavia, è ipotizzabile che la capacità predittiva di eventi del GRACE score possa migliorare se si considerano i valori quantitativi di tale biomarker e non solamente la sua presenza o assenza.

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Infiammazione del tessuto adiposo pericoronarico: significato della sua individuazione alla TC coronarica

L’infiammazione svolge un ruolo rilevante nella formazione della placca aterosclerotica e nei processi che portano alla instabilizzazione e rottura, substrato fisiopatologico delle sindromi coronariche acute (ACS – 1). L’infiammazione può cambiare le caratteristiche del tessuto adiposo circostante, che sono individuate dalla CT coronarica (CTA) come modificazione del grado di attenuazione (riduzione dei valori densitometrici) del grasso perivascolare che presenta valori meno negativi di unità Hounsfield [HU] (più vicini a -30 HU), rispetto a quello lipidico che è invece caratterizzato da valori HU più negativi (vicini a -190 HU).

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TC coronarica con misurazione on-site della FFR: strategia diagnostica vincente rispetto ai test funzionali?

L’utilizzo della TC coronarica (CCT) permette la visualizzazione anatomica dell’albero coronarico, ma spesso la quantizzazione della stenosi non corrisponde al dato fornito dalla coronarografia invasiva. Inoltre, nel riscontro di lesioni intermedie, il ricorso a test funzionali è ancora molto alto. L’utilizzo della FFR, utilizzando algoritmi basati sulla dinamica dei fluidi, consente di migliorare la specificità dell’ indagine e ridurre il numero di pazienti inviati all’esame invasivo ma è basato su una costosa valutazione offline.

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Quali sono le informazioni che la tc coronarica può dare sulla presenza di placche vulnerabili?

FAI (Fat Attenuation Index) è un “imaging biomarker” derivato dall’analisi della TC coronarica che si correla con l’infiammazione delle pareti vascolari a livello di placche “vulnerabili”.
L’infiammazione, infatti, altera il fenotipo del grasso perivascolare riducendo la differenziazione dei pre-adipociti in adipociti maturi. Si ha così uno “shift” da tessuto adiposo ad acquoso, che si traduce in una modificazione del grado di attenuazione (riduzione dei valori densitometrici) del grasso perivascolare. Questo presenta valori meno negativi di unità Hounsfield [HU] (più vicini a –30 HU) tipici del tessuto acquoso rispetto a quello lipidico caratterizzato da valori HU più negativi (vicini a -190 HU). Non ci sono molti dati tuttavia di correlazione tra l’indice FAI e la morfologia delle placche coronariche in pazienti con sindrome coronarica acuta senza sopra-slivellamento persistente del tratto ST (NSTEACS).

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Quick Survey 06

Pensa che i risultati dello studio ISCHEMIA modificheranno la sua condotta clinica nel trattamento delle sindromi coronariche croniche?

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Quick Survey 03

In quale percentuale di casi utilizzi la TC coronarica nel percorso diagnostico dei pazienti con sospetta angina pectoris?

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