Ticagrelor and Aspirin or Aspirin Alone after Coronary Surgery for Acute Coronary Syndrome.

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Jeppsson A, James S, Moller CH, et al. for the TACSI Study Investigators. 

N Engl J Med 2025. Published online September 1, doi:10.1056/NEJMoa2508026.

Indice

Benchè le Linee Guida raccomandino una doppia terapia antiaggregante dopo sindrome coronarica acuta (ACS) anche nei pazienti sottoposti a bypass aortocoronarico (CABG), l’evidenza a favore di questa raccomandazione è modesta e per lo più non seguita nella pratica clinica[1]Byrne RA, Rossello X, Coughlan JJ, et al. 2023 ESC guidelines for the management of acute coronary syndromes. Eur Heart J 2023;44: 3720-826.. Il trial è stato condotto in 22 centri di 5 stati nordici (Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia). Lo studio in aperto ha randomizzato 2.201 pazienti (età media 66 anni) operati di CABG entro 6 settimane dall’evento ACS (manifestatosi nel 56% come NSTEMI, nel 10% come STEMI e 34% come angina instabile) escludendo quelli in dialisi. I pazienti, dopo l’intervento, sono stati randomizzati a DAPT (ASA + ticagrelor, n=1.104) oppure a sola ASA (n=1.097). L’aderenza a ticagrelor è stata modesta (80% a 1 mese, 64% a 1 anno). Lo studio è stato disegnato ipotizzando una superiorità di DAPT su ASA, tale da ridurre l’outcome del 38.5% e prevedendo un’incidenza di eventi inclusi nell’outcome primario dell’8% nel gruppo ASA. L’outcome primario (composito di mortalità per ogni causa, infarto miocardico, stroke, o necessità di nuova rivascolarizzazione), valutato a 1 anno di follow-up, si è verificato nel 4.8% del gruppo DAPT e nel 4.6% del gruppo ASA (HR 1.06; 95% CI 0.72-1.56; P=0.77, vedi Figura). I NACE (Net adverse clinical events = eventi nell’outcome primario + bleeding maggiore, definito come evento emorragico che ha richiesto l’ospedalizzazione) sono stati osservati nel 9.1% dei pazienti del gruppo DAPT e nel 6.4% del gruppo ASA (HR 1.45; 95% CI, 1.07 -1.97). I bleeding maggiori si sono verificati nel 4.9% dei pazienti DAPT e nel 2.0% del gruppo ASA (HR 2.50; 95% CI, 1.52 – 4.11). Interessanti i dati dell’analisi “per protocol” (effettuata solamente sui pazienti che hanno proseguito la terapia con i farmaci cui erano stati assegnati alla randomizzazione): l‘outcome primario è stato significativamente più elevato nel gruppo DAPT (3.6%) che nel gruppo ASA (1.3%, HR aggiustato 2.76, 95% CI 1.35–5.61). Anche i NACE (definiti come sopra) sono stati osservati nel 6.3% del gruppo DAPT e nel 2.6% del gruppo ASA (HR aggiustato 2.62 (1.54–4.45).

In conclusione, lo studio ha mostrato che nei pazienti ACS sottoposti a CABG una DAPT composta da ticagrelor e ASA, rispetto a una monoterapia con ASA, non ha ridotto un outcome primario, composto da morte per ogni causa, infarto miocardico, stroke, necessità di nuova rivascolarizzazione a 1 anno di follow-up. Lo studio colma una lacuna conoscitiva e molto probabilmente informerà le prossime Linee Guida, promuovendo in questi pazienti la monoterapia con ASA. Tuttavia, non vanno dimenticati i limiti della presente analisi: anche in questo studio gli eventi osservati sono stati molto minori rispetti a quelli previsti, rendendo difficile il raggiungimento dell’ipotesi iniziale di superiorità della DAPT composta da ASA e ticagrelor. Inoltre, vi è stata un’ampia differenza di risultati ottenuti tra l’analisi “intention-totreat” e quella “per protocol” in conseguenza dell’ampio numero di pazienti che hanno abbandonato la terapia cui erano stati assegnati, in particolare ticagrelor, nel gruppo DAPT.

Bibliografia

Bibliografia
1 Byrne RA, Rossello X, Coughlan JJ, et al. 2023 ESC guidelines for the management of acute coronary syndromes. Eur Heart J 2023;44: 3720-826.

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