Il ruolo della terapia anticoagulante cronica (CAC) nei pazienti con COVID-19 è tuttora sconosciuto e rappresenta l’oggetto del presente studio multicentrico europeo. Di 1.186 pazienti COVID positivi, 144 erano in CAC (12.1%). Considerando le popolazioni non aggiustate, la mortalità per tutte le cause (35% vs. 18%, p<0.001), le emorragie maggiori e minori (14% vs. 8%, p=0.026; 25% vs. 17%, p=0.014), le complicanze cardiovascolari (27% vs. 14%, p=0.001) e l’insufficienza renale acuta (AKI, 42% vs. 19%, p<0.001) si sono verificate più frequentemente nei pazienti in CAC.
Utilizzando la tecnica del propensity score matching, non è stata documentata alcuna associazione tra CAC e gli outcome considerati, ad eccezione di una maggiore incidenza di AKI (average treatment effect: 10.2%; 95% CI: 0.3-20.1%, p=0.044). Al contrario, la somministrazione di eparina (indipendentemente dalla dose) è stata associata a una sopravvivenza significativamente maggiore rispetto all’assenza di anticoagulazione.
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