Secondo il Global Burden of Disease Study, l’ipertensione è il fattore di rischio principale di mortalità e disabilità[1]GBD 2017 Risk Factor Collaborators. Global, regional, and national comparative risk assessment of 84 behavioural, enviromental and occupational, and metabolic risks or clusters of risks for 195 … Continua a leggere. L’obesità favorisce l’insorgenza di ipertensione e il suo trattamento diminuisce i valori pressori. La tirzepatide è un agonista del polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente (GIP) che determina un aumento del rilascio di insulina, oltre che agonista del recettore GLP-1, ed è approvato per il trattamento del diabete di tipo II e obesità. Agisce quindi stimolando il sistema incretinico, ossia quell’insieme di ormoni, tra cui GLP-1 e GIP, capaci di stimolare la secrezione di insulina in condizioni di iperglicemia e nel caso di GIP anche di stimolare la secrezione di glucagone in condizioni di euglicemia o ipoglicemia. Nello studio SURMOUNT-1 (che ha randomizzato 2.539 soggetti con BMI ≥30 a ricevere tirzepatide s.c. -5 mg, 10 mg, o 15 mg- o placebo per 72 settimane) il farmaco ha ridotto significativamente il peso dei soggetti trattati e i valori pressori[2]Jastreboff AM, Aronne LJ, Ahmad NN, et al. Tirzepatide once weekly for the treatment of obesity. N Engl J Med 2022;387:205–16.. Questi sono “rapidamente diminuiti nelle prime 24 settimane di trattamento per poi stabilizzarsi, con una riduzione media di 6.8 mm Hg (e di 4.2 mm Hg di pressione diastolica) versus placebo a 72 settimane. I partecipanti randomizzati a tirzepatide avevano più frequentemente una pressione arteriosa normale al termine dello studio rispetto ai pazienti randomizzati a placebo (58.0% vs 35.2%, vedi Figura). L’analisi di mediazione (che quantifica l’apporto di una variabile a una relazione di causa- effetto) mostrava, inoltre, che la perdita di peso spiegava il 68% della riduzione della pressione sistolica e il 71% della pressione diastolica. L’effetto avverso più frequente era la presenza di capogiri, prevalenti nel gruppo tirzepatide (6%) che nel gruppo placebo (3.3%). Tuttavia erano rare le ipotensioni severe e le sincopi (0.2%). Tirzepatide si dimostra perciò farmaco utile per il trattamento dell’ipertensione associata a obesità.

Bibliografia[+]
↑1 | GBD 2017 Risk Factor Collaborators. Global, regional, and national comparative risk assessment of 84 behavioural, enviromental and occupational, and metabolic risks or clusters of risks for 195 countries and territories,1990-2017: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2017. Lancet 2018;392:1923–94 |
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↑2 | Jastreboff AM, Aronne LJ, Ahmad NN, et al. Tirzepatide once weekly for the treatment of obesity. N Engl J Med 2022;387:205–16. |
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