Tirzepatide and blood pressure reduction: stratified analyses of the SURMOUNT-1 randomised controlled trial

Krumholz HM, de Lemos JA, Sattar N, Linetzky B, Sharma P, Mast CJ, Ahmad NN, Bunck MC, Stefanski A.

Heart 2024;110:1165–1171. doi:10.1136/heartjnl-2024-324170

 

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Secondo il Global Burden of Disease Study, l’ipertensione è il fattore di rischio principale di mortalità e disabilità[1]GBD 2017 Risk Factor Collaborators. Global, regional, and national comparative risk assessment of 84 behavioural, enviromental and occupational, and metabolic risks or clusters of risks for 195 … Continua a leggere. L’obesità favorisce l’insorgenza di ipertensione e il suo trattamento diminuisce i valori pressori. La tirzepatide è un agonista del polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente (GIP) che determina un aumento del rilascio di insulina, oltre che agonista del recettore GLP-1, ed è approvato per il trattamento del diabete di tipo II e obesità. Agisce quindi stimolando il sistema incretinico, ossia quell’insieme di ormoni, tra cui GLP-1 e GIP, capaci di stimolare la secrezione di insulina in condizioni di iperglicemia e nel caso di GIP anche di stimolare la secrezione di glucagone in condizioni di euglicemia o ipoglicemia. Nello studio SURMOUNT-1 (che ha randomizzato 2.539 soggetti con BMI ≥30 a ricevere tirzepatide s.c. -5 mg, 10 mg, o 15 mg- o placebo per 72 settimane) il farmaco ha ridotto significativamente il peso dei soggetti trattati  e  i  valori  pressori[2]Jastreboff AM, Aronne LJ, Ahmad NN, et al. Tirzepatide once weekly for the treatment of obesity. N Engl J Med 2022;387:205–16..  Questi sono “rapidamente diminuiti nelle prime 24 settimane di trattamento per poi stabilizzarsi, con una riduzione media di 6.8 mm Hg (e di 4.2 mm Hg di  pressione  diastolica)  versus  placebo a 72    settimane.    I    partecipanti    randomizzati a   tirzepatide   avevano   più   frequentemente una  pressione  arteriosa  normale  al  termine dello  studio  rispetto  ai  pazienti  randomizzati a   placebo   (58.0%   vs   35.2%,   vedi   Figura). L’analisi di mediazione (che quantifica l’apporto di  una  variabile  a  una  relazione  di  causa- effetto) mostrava, inoltre, che la perdita di peso spiegava il 68% della riduzione della pressione sistolica  e  il  71%  della  pressione  diastolica. L’effetto avverso più frequente era la presenza di capogiri, prevalenti nel gruppo tirzepatide (6%) che nel gruppo placebo (3.3%). Tuttavia erano rare  le  ipotensioni  severe  e  le  sincopi  (0.2%). Tirzepatide  si  dimostra  perciò  farmaco  utile per il trattamento dell’ipertensione associata a obesità.

Bibliografia

Bibliografia
1 GBD 2017 Risk Factor Collaborators. Global, regional, and national comparative risk assessment of 84 behavioural, enviromental and occupational, and metabolic risks or clusters of risks for 195 countries and territories,1990-2017: a systematic analysis for the Global Burden of Disease Study 2017. Lancet 2018;392:1923–94
2 Jastreboff AM, Aronne LJ, Ahmad NN, et al. Tirzepatide once weekly for the treatment of obesity. N Engl J Med 2022;387:205–16.

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