Leggi tutti gli articoli

Le Linee Guida raccomandano una strategia di doppia antiaggregazione (DAPT) di 12 mesi nei pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS) associando ad ASA un inibitore del recettore P2Y12, preferibilmente ticagrelor o prasugrel . Tuttavia, alcuni studi hanno mostrato come la riduzione temporale della DAPT, seguita da monoterapia con inibitore del recettore P2Y12, sia in grado di ridurre i sanguinamenti senza aumentare gli eventi ischemici. Una recente meta-analisi...

Screening and cardiovascular risk assessment Evidence-based, person-centred treatment strategies in patients with type 2 diabetes and cardiovascular disease

L’ipercolesterolemia familiare (FH) è la più comune causa genetica dI malattia cardiovascolare e ha una frequenza di 1 individuo su 250 negli Stati Uniti(1). Quando i valori di colesterolo sono molto elevati (valore di LDL =>190 mg/dl) viene individuata una variante genetica nell’80% dei casi. . Tuttavia, la presenza di una variante genetica si associa anche a...

Le linee guida correnti raccomandano l’utilizzo dell’imaging coronarico per ottimizzare l’impianto di stent nei pazienti sottoposti a PCI complessa (classe IIA) , sulla scia di studi che ne hanno dimostrato la superiorità nell’ottenere una più ampia area luminale rispetto alla semplice guida angiografica. . Lo studio OCTIVUS ha randomizzato una popolazione consecutiva di pazienti trattati con PCI a guida con eco intravascolare (IVUS) o a “optical coherence tomography” (OCT) non dimostrando differenze di outcome tra i pazienti in cui...

Negli ultimi anni abbiamo assistito a una progressiva presa di coscienza dei limiti dell’angiografia coronarica in termini sia diagnostici sia interventistici. In effetti, sebbene sia spesso la sola angiografia a guidare le scelte del cardiologo interventista, ne sono ormai ben documentati i limiti in termini di discrezionalità di interpretazione (i.e. natura bidimensionale dell’immagine) e di mancata caratterizzazione della placca coronarica. Di qui la necessità di una valutazione...

In una indagine eseguita in Israele utilizzando un database assicurativo che contiene i dati relativi ad oltre 4 milioni di cittadini, sono stati individuati 6.039 pazienti (età media 73.3 anni, 51.6% donne) con diagnosi di fibrillazione atriale (AF) osservati tra il 1 dicembre 1999 e il 31 Dicembre 2021, trattati senza interruzione con amiodarone. Questi pazienti sono stati “matchati” sulla base di età, sesso, etnia, durata di diagnosi di AF con 6.039 pazienti non trattati con quel farmaco. L’outcome primario dello studio era...

L’impatto prognostico della presenza concomitante di valvulopatia mitralica nei pazienti sottoposti a sostituzione valvolare aortica transcatetere (TAVR) rimane sconosciuto. In questo studio sono stati raccolti dati ecocardiografici di 813 pazienti con stenosi aortica severa, sottoposti a TAVR transfemorale e concomitante valvulopatia mitralica. L’area valvolare mitralica (MVA), ridotta al basale secondo l’equazione di continuità...

Vengono descritte dieci strategie relative a stili di vita che favoriscono il benessere cardiovascolare e la prevenzione di varie patologie croniche durante il processo d’invecchiamento. Esse ci richiamano ad avere attenzione all’alimentazione, all’attività fisica e mentale, al riconoscimento dell’importanza delle tematiche ambientali.

Non vi sono molti dati sul rischio/beneficio di un trattamento anticoagulante protratto dopo PCI primaria per STEMI. Le linee guida ESC - più recenti - raccomandano nelle sindromi coronariche acute di interrompere il trattamento effettuato durante la procedura (anche se con livello di evidenza C), mentre le linee guida ACC/AHA neppure menzionano l’argomento...

Lo studio POST-PCI (Pragmatic Trial Comparing Symptom-Oriented versus Routine Stress Testing in High-Risk Patients Undergoing Percutaneous Coronary Intervention), un trial randomizzato che ha confrontato una “strategia attiva “di follow-up basata sull’esecuzione di un test da sforzo a 1 anno da una procedura di PCI ad alto rischio, rispetto allo “standard of care” che prevedeva tale test solo in presenza di sintomatologia sospetta. Il risultato dello studio non ha mostrato beneficio dalla “strategia attiva” Tuttavia, è possibile che in pazienti con un maggior rischio di eventi come i diabetici...

Cerca un articolo
Gli articoli più letti
Rubriche
Leggi i tuoi articoli salvati
La tua lista è vuota