Circa due terzi dei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta (HFrEF) presentano una disfunzione ventricolare destra. La terapia beta-bloccante (β-BT) riduce la mortalità e le ospedalizzazioni nei pazienti con HFrEF. Tuttavia, il ruolo esatto dell’attivazione del sistema nervoso simpatico nella disfunzione ventricolare destra e la potenziale utilità (o dannosità) della β-BT in questi pazienti sono sconosciuti. In questo studio prospettico monocentrico, sono stati inclusi 16 pazienti clinicamente stabili senza segni di congestione periferica, classe NYHA II-III in terapia medica ottimizzata (incluso β-BT), frazione di eiezione ventricolare sinistra ≤40% e con criteri ecocardiografici di disfunzione ventricolare destra. I pazienti sono stati randomizzati (1:1) alla sospensione (gruppo 0) o alla continuazione (gruppo 1) della β-BT. Al follow-up a 6 mesi, S’DTI è migliorato (ΔS’: 1,01 vs. −0,92 cm/s; P=0.03), mentre la PAPs (ΔPAPs: 0,8 vs. −7,5 mmHg; P=0.04) e il rimodellamento ventricolare sinistro (ΔEDVi: 19,55 vs. −0,96 ml/mq; P=0,03) è peggiorato nel gruppo 0. Non sono stati osservati cambiamenti significativi in termini di capacità funzionale dopo la sospensione della β-BT. In conclusione, nei pazienti con HFrEF con concomitante disfunzione ventricolare destra, la sospensione del β-BT non ha prodotto alcun effetto benefico. Inoltre, nonostante il mantenimento di un controllo ottimale della frequenza cardiaca, la sospensione della β-BT ha indotto un peggioramento del rimodellamento ventricolare sinistro.
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