La fibrillazione atriale (FA) rappresenta un’aritmia comune nei pazienti con sindrome coronarica acuta (SCA), con un’incidenza che va dal 6 al 21%. Nello studio in oggetto, gli autori hanno analizzato l’impatto della FA su outcomes clinici intraospedalieri e a medio-termine in 12.288 pazienti con SCA (di cui il 10% con FA) arruolati in due registri multicentrici italiani (IN-ACS Outcome e MANTRA). La mortalità intraospedaliera è risultata maggiore nei pazienti con FA (8.7% vs. 2.4%, p<0.001) rispetto alla popolazione in ritmo sinusale, così come l’incidenza di re-infarto miocardico (3.5% vs. 1.7%, p<0.0001), ictus ischemico (1.7% vs. 0.4%, p<0.001) ed eventi emorragici maggiori (1.9% vs. 0.9%, p<0.001). Tuttavia, all’analisi multivariata, la FA è risultata predittore indipendente dell’endpoint composito di morte/re-infarto/ ictus/sanguinamenti maggiori intra-ospedalieri (OR 1.67, 95% CI 1.35-2.06, p<0.0001), ma non al follow-up a 6 mesi.
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