Diabetocardiology: a new subspecialty?

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Due classi di farmaci antidiabetici hanno recentemente arricchito l’armamentario terapeutico del paziente cardiopatico: le glifozine o inibitori di SGLT2 (sodium glucose cotransport inhibitors) perchè inibendo il riassorbimento di glucosio e di sodio dal tubulo prossimale, si sono dimostrate efficaci nel trattamento dello scompenso cardiaco, indipendentemente dalla presenza o meno di diabete. Gli agonisti recettoriali del glucose-like peptide[1]Braunwald E. Gliflozins in the management of cardiovascular disease. N Engl J Med 2022; 386:2024–34. https://doi. org/10.1056/NEJMra2115011. (GLP-1RAs) ritardano lo svuotamento gastrico e diminuiscono l’appetito, amplificando l’azione ipoglicemica. Essi riducono il rischio di eventi cardiovascolari (ASCVD) e rallentano il deterioramento della funzione renale (DKD). L’obesità, così definita se il BMI ≥30 kg/m2, è una condizione molto diffusa (il 44% della popolazione USA ne è affetta), secondaria a uno squilibrio tra domanda e offerta di energia, si associa a ipertensione, dislipidemia e a uno stato infiammatorio sistemico. Il grasso viscerale è responsabile della resistenza all’insulina e conseguente diabete di tipo 2 (T2D). Obesità e diabete accelerano l’aterogenesi (Figura) causa di ASCVD, ipertrofia ventricolare sinistra, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, apnea notturna, e mortalità per ogni causa. La perdita di peso riduce la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, il consumo di ossigeno a riposo e la pressione di incuneamento polmonare[2]Reddy YNV, Anantha-Narayanan M, Obokata M, et al. Hemodynamic effects of weight loss in obesity: a systematic review and meta-analysis. JACC Heart Fail 2019;7:678–87. … Continua a leggere. Inoltre, aumenta la sensibilità all’insulina riducendo la glicemia, causando una completa o parziale remissione del T2D e la progressione da pre-T2D a T2D. La perdita di peso riduce gli eventi ASCVD anche nei soggetti non diabetici: la semaglutide (2.4 mg/week s.c.), un GLP-1 RA, nello studio SELECT ha diminuito gli eventi cardiovasolari maggiori del 20% rispetto al placebo in soggetti obesi o sovrappeso non diabetici[3]Novo Nordisk A/S. Semaglutide 2.4 mg reduces the risk of major adverse cardiovascular events by 20% in adults with overweight or obesity in the SELECT trial. August 8, 2023. … Continua a leggere. Nuovi agenti anti-obesità sono all’orizzonte: una associazione (tirzepatide) tra GLP1-RA e un polipeptide insulinotropico glucosiodipendente (GIP) ha ridotto il peso del 14.7% rispetto al placebo in persone obese con T2D (studio SURMOUNT 2, dati presentati al meeting 2023 della American Diabetes Association). La retatrutide, a triplo–ormoneagonista recettoriale [GLP-1, GIP, e dei recettori del glucagone (GCG)] ha ridotto il peso del 24.2% in uno studio di fase 2 trial, in soggetti obesi non diabetici: questo dato rappresenta la maggiore perdita di peso sinora raggiunta con una terapia farmacologica, un risultato che appare di proporzioni simili a quelle raggiunte dalla chirurgia bariatrica. Il management clinico di T2D e dell’obesità è stato sino a ora effettuato dagli internisti, oltre che da endocrinologi e diabetologi. I cardiologi si sono storicamente occupati per lo più delle complicanze del T2D; ora sono chiamati a prevenire e trattare anche le cause, uno sforzo che può avere profondi effetti benefici sulla riduzione degli eventi correlati a ASCVD. Tutto questo comporterà la necessità di ulteriori conoscenze e training: vedremo in futuro una nuova sotto-specialità, la diabeto-cardiologia?

Bibliografia

Bibliografia
1 Braunwald E. Gliflozins in the management of cardiovascular disease. N Engl J Med 2022; 386:2024–34. https://doi. org/10.1056/NEJMra2115011.
2 Reddy YNV, Anantha-Narayanan M, Obokata M, et al. Hemodynamic effects of weight loss in obesity: a systematic review and meta-analysis. JACC Heart Fail 2019;7:678–87. https://doi.org/10.1016/j.jchf.2019.04.019.
3 Novo Nordisk A/S. Semaglutide 2.4 mg reduces the risk of major adverse cardiovascular events by 20% in adults with overweight or obesity in the SELECT trial. August 8, 2023. https://www.novonordisk.com/content/nncorp/global/en/news-and-media/news-and- ir-materials/news-details.html? id=166301.

Una risposta

  1. Mi sembra molto interessante che un triplo agonista ormono-recettoriale la retatrutide in fase 2 trial possa indurre una perdita di peso del 25%circa in un paziente obeso al pari di una chirurgia bariatrica.Si andrà incontro nei prossimi anni a un ridimensionamento dell’approccio chirurgico nel paziente obeso riservandolo solo in caso di obesità severa con comorbilita?

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