Il trattamento farmacologico ottimale nei pazienti non ospedalizzati con Coronavirus 2019 (COVID-19) rimane dibattuto. Nello studio randomizzato CONVINCE, 59 pazienti con COVID-19 sono stati randomizzati (disegno fattoriale 2 × 2) a colchicina versus nessun trattamento (ipotesi anti infiammatoria) e a edoxaban versus nessun trattamento (ipotesi anticoagulante). Lo studio presentava due co-primary endpoint (uno per ogni randomizzazione): eventi trombotici vascolari maggiori (MVTE, il composito di trombosi venosa profonda prossimale asintomatica [TVP], TVP prossimale o distale sintomatica, embolia o trombosi polmonare sintomatica, infarto del miocardio, ictus ischemico, embolia periferica e morte) a 25 ± 3 giorni per l’ipotesi anticoagulante e l’endpoint composito di tasso di rilevamento del SARS-CoV-2 mediante reazione a catena della polimerasi (PCR) o libertà da morte o ricovero ospedaliero a 14 ± 3 giorni per l’ipotesi antinfiammatoria. Lo studio è stato interrotto prematuramente a causa del lento reclutamento e della disponibilità di vaccini efficaci. Complessivamente, 16 pazienti sono stati randomizzati a edoxaban più colchicina, 13 pazienti a edoxaban, 14 pazienti a colchicina e 16 pazienti allo standard di cura. Lo studio non ha evidenziato differenze significative nei due co-primary endpoints con edoxaban e/o colchicina rispetto allo standard di cura. Tuttavia, questi risultati devono essere interpretati alla luce del basso profilo di rischio dei pazienti inclusi e della conclusione prematura dello studio.
Accedi per leggere tutto l'articolo
Inserisci i dati del tuo account su Cardiotalk per accedere e leggere tutto il contenuto dell'articolo.
Se non hai un account, clicca sul pulsante registrati e verrai reindirizzato al portale Cardiotalk per la registrazione.