La fibrillazione atriale (AF) è un’aritmia comune nei pazienti con infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI) e recenti evidenze suggeriscono una correlazione tra lo spessore del tessuto adiposo epicardico (EAT) e il rischio di AF nelle fasi successive alla rivascolarizzazione
percutanea. In questo studio, gli Autori hanno analizzato 413 pazienti STEMI (età media 59 anni, 69% uomini), di cui il 12.5% hanno sviluppato AF durante la degenza ospedaliera. Lo spessore del EAT, misurato mediante ecocardiografia transtoracica, è risultato più elevato nel gruppo AF rispetto a quello non-AF (8.2 ± 2.1 vs 5.4 ± 2.3 mm), così come il SYNTAX score (28.50 ± 6.91 vs 16.97 ± 7.26).
È stata osservata, inoltre, una correlazione tra lo spessore EAT e il SYNTAX score (r=0.523, P<0.001). Lo spessore del EAT è risultato un predittore indipendente di sviluppo di AF (odds ratio: 4.1, 95% CI: 1.25 – 8.18, P<0.001). In conclusione, lo spessore del EAT rappresenta un marker di rischio di AF nei pazienti STEMI durante la degenza ospedaliera e andrebbe preso in considerazione nella gestione di questi pazienti.
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