Implantable-cardioverter-defibrillator after ST-elevation myocardial infarction: when and how frequently is it implanted and what is the rate of appropriate interventions? Insight from TRIESTE registry.

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Esistono dati limitati sulla frequenza, tasso di intervento e predittori di impianto di defibrillatore impiantabile (ICD) dopo infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI) trattato con angioplastica primaria (pPCI). In questo studio monocentrico, retrospettivo, il 3.6% di 1.805 pazienti con STEMI sottoposti a pPCI sono stati sottoposti a impianto di ICD (follow-up mediano di 6.7 anni). A 12 mesi, il numero medio di impianti di ICD è stato di 2.3/100 pazienti [intervallo di confidenza al 95% (95% CI): 1.7–3.1] ed è rimasto stabile nel tempo (a 24 mesi: 2.5/100 pazienti, a 36 mesi: 2.6/100 pazienti). Nel 83% dei pazienti l’impianto di ICD è stato effettuato in prevenzione primaria e più della metà (55%) degli impianti è avvenuto in pazienti con frazione di eiezione (FE) superiore al 35% al momento della dimissione. Il tasso di interventi ICD appropriati è stato del 16.9% a un follow-up mediano di 5.7 anni (range interquartile 3.3-8.3 anni) dopo impianto dell’ICD. Nei pazienti con FE superiore al 35% alla dimissione, i predittori indipendenti di impianto di ICD erano il sesso maschile, lo STEMI anteriore e il picco di troponina superiore a 100.000 ng/dl. In conclusione, il tasso di impianto di ICD dopo pPCI è basso; tuttavia, il tasso di interventi appropriati di ICD è elevato. Un sottogruppo rilevante di pazienti ha ricevuto impianti di ICD al follow-up nonostante una frazione di eiezione non severamente ridotta alla dimissione. Tra questi pazienti, quelli con un elevato rilascio di troponina meritano uno stretto follow-up e un trattamento medico ottimizzato.

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