In-hospital evolution of secondary mitral regurgitation in acutely decompensated heart failure

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Cocianni D, Perotto M, Barbisan D, et al.

J Cadiovasc Med (Hagerstown). 2024;25(11):789-798. doi:10.2459/JCM.0000000000001667.

Indice

L’insufficienza mitralica funzionale (FMR) ha un impatto prognostico negativo nei pazienti con scompenso cardiaco acuto (ADHF), ma è dipendente dalle variazioni di volemia e dalla terapia farmacologica. In questo studio åretrospettivo di 782 pazienti ricoverati per ADHF con almeno due valutazioni ecocardiografiche del grado di FMR, gli Autori hanno valutato le implicazioni prognostiche della FMR. Sulla base dell’evoluzione della FMR, i pazienti sono stati classificati come “FMR moderato-severa persistente”, “FMR migliorata” (da moderato-severa a non lieve) e “FMR persistente non lieve”. Nella coorte totale, 440 pazienti (56%) presentavano FMR moderato-severa alla prima valutazione, di cui 144 (33%) avevano “FMR migliorata”, mentre 296 (67%) avevano “FMR moderato-severa persistente”. I pazienti con “FMR migliorata” presentavano migliori parametri clinici, di laboratorio ed ecocardiografici di decongestione alla dimissione rispetto a quelli con FMR moderato-severa persistente e mostravano un grado maggiore di titolazione della terapia farmacologica raccomandata. Non sono state osservate differenze nella sopravvivenza a 5 anni (endpoint primario) in base alla gravità della FMR al basale. Quando i pazienti sono stati stratificati in base alla variazione di severità della FMR, la “FMR migliorata” è risultata associata a un rischio inferiore di mortalità a 5 anni, rispetto sia alla FMR persistente non lieve (hazard ratio [HR]=0.51, P=0.032) che alla FMR persistente moderato-severa (HR=0.56, P=0.04). In conclusione, l’entità e la variazione di severità della FMR consentono di identificare fenotipi differenti di pazienti con distinte implicazioni prognostiche in base al grado di miglioramento della FMR.

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