Inquadramento
L’infarto miocardico STEMI può verificarsi in assenza di fattori di rischio cardiovascolari noti modificabili (SMuRF), in proporzioni che variano tra l’11% e il 27%[1]Vernon ST, Coffey S, D’Souza M, et al. STsegment-elevation myocardial infarction (STEM patients without standard modifiable cardiovascular risk factors-how common are they, and what are their … Continua a leggere. Tali percentuali sarebbero in aumento nelle casistiche più recenti[2]Vernon ST, Coffey S, D’Souza M, et al. STsegment-elevation myocardial infarction (STEM patients without standard modifiable cardiovascular risk factors-how common are they, and what are their … Continua a leggere. Inoltre, è stato descritto un aumento della mortalità in questo gruppo di pazienti rispetto agli STEMI che si verificano nei pazienti con SMuRF[3]Vernon ST, Coffey S, Bhindi R, et al. Increasing proportion of ST elevation myocardial infarction patients with coronary atherosclerosis poorly explained by standard modifiable risk factors. Eur J … Continua a leggere.
Lo studio in esame
Sono stati analizzati i dati individuali di 2.862 pazienti con primo STEMI, trattati con PCI, inseriti in 10 trial randomizzati, nei quali veniva valutata l’ampiezza dell’area infartuale con tecniche di imaging (SPECT al tecnezio-99m o risonanza magnetica-MRI). I pazienti senza SMuRF (524 pari al 18.3%), non avevano caratteristiche cliniche o angiografiche differenti rispetto ai pazienti con SMuRF, tranne che per una maggiore presentazione del vaso occluso con flusso TIMI 0/1 (72.0% vs 64.1%; OR: 1.35; 95% CI: 1.08-1.70). L’ampiezza dell’area infartuale non era significativamente diversa tra i due gruppi (22.1+-18.5% versus 20.1+-15.8%, p=0.66 aggiustato in base ad analisi di regressione multivariata inserendo variabili cliniche angiografiche e procedurali). Così pure non esisteva associazione indipendente (valutata utilizzando modelli di Cox) tra presenza e assenza di SMuRF e presenza di ostruzione microvascolare, valore della frazione di eiezione, mortalità a 30 giorni e a 1 anno (Tabella).
Take home message
Benchè i pazienti STEMI senza SMuRF si presentino più frequentemente con flusso TIMI 0/1 del vaso culprit, l’ampiezza dell’area infartuale, così come la prognosi a breve e a distanza, non appare differente da quella dei pazienti con SMuRF.
Interpretazione dei dati
Gli autori osservano che la percentuale osservata di STEMI senza SMuRF (18%) sale al 27% quando si considerano solo gli infarti anteriori. Il dato non è nuovo in quanto presente anche nel registro SWEDEHEART[4]Figtree GA, Vernon ST, Hadziosmanovic N, et al. Mortality in STEMI patients without standard modifiable risk factors: a sex disaggregated analysis from the SWEDEHEART registry. Lancet … Continua a leggere. Il più frequente riscontro di TIMI 0/1 all’ingresso in questi pazienti STEMI potrebbe dipendere da una diversa composizione di placca, ma anche da un possibile minor utilizzo del fenomeno di preconditioning. A differenza dello studio SWEDEHEART la prognosi ad 1 anno è risultata simile nei 2 gruppi. Tale discordanza viene attribuita dagli autori a un minor utilizzo di farmaci di prevenzione secondaria nel registro SWEDEHEART rispetto allo studio attuale. Tra le limitazioni gli autori segnalano un possibile bias di selezione (l’analisi ha considerato solo studi randomizzati), in quanto la mortalità, riportata nei due gruppi (a 1 anno 3.2% nei pazienti senza SMuRF e 4.2% nei pazienti con SMuRF) è risultata molto bassa rispetto al mondo reale. Inoltre lo studio non riporta dati relativi alla terapia eventualmente assunta prima dell’evento indice e la presenza di comorbilità nei due gruppi.
Bibliografia[+]
↑1, ↑2 | Vernon ST, Coffey S, D’Souza M, et al. STsegment-elevation myocardial infarction (STEM patients without standard modifiable cardiovascular risk factors-how common are they, and what are their outcomes? J Am Heart Assoc. 2019;8:e013296. |
---|---|
↑3 | Vernon ST, Coffey S, Bhindi R, et al. Increasing proportion of ST elevation myocardial infarction patients with coronary atherosclerosis poorly explained by standard modifiable risk factors. Eur J Prev Cardiol. 2017;24:1824–1830. |
↑4 | Figtree GA, Vernon ST, Hadziosmanovic N, et al. Mortality in STEMI patients without standard modifiable risk factors: a sex disaggregated analysis from the SWEDEHEART registry. Lancet 2021;397(10279):1085–1094. |
Accedi per leggere tutto l'articolo
Inserisci i dati del tuo account su Cardiotalk per accedere e leggere tutto il contenuto dell'articolo.
Se non hai un account, clicca sul pulsante registrati e verrai reindirizzato al portale Cardiotalk per la registrazione.