L’impatto prognostico della presenza concomitante di valvulopatia mitralica nei pazienti sottoposti a sostituzione valvolare aortica transcatetere (TAVR) rimane sconosciuto. In questo studio sono stati raccolti dati ecocardiografici di 813 pazienti con stenosi aortica severa, sottoposti a TAVR transfemorale e concomitante valvulopatia mitralica. L’area valvolare mitralica (MVA), ridotta al basale secondo l’equazione di continuità e i gradienti mitralici medi postprocedurali (MMG) più elevati, sono stati associati a un aumento del rischio di mortalità a 1 anno, sebbene non sia stata riscontrata alcuna correlazione con gli outcome clinici dopo l’analisi multivariata. La stenosi mitralica (basata su MVA + MMG) non è risultata associata a un rischio maggiore di eventi fatali e non-fatali. Il rigurgito mitralico era presente nel 95% della popolazione di studio ed è migliorata di almeno un grado dopo la TAVR nel 28% dei pazienti. Un rigurgito mitralico residuo significativo (almeno moderato) è risultato associato a un rischio maggiore di complicanze a breve termine e rappresentava un predittore indipendente di mortalità a 1 anno (odds ratio: 5.37, intervallo di confidenza al 95%: 1.34- 21.5). In conclusione, il rigurgito mitralico ha un impatto maggiore sui pazienti TAVR rispetto alla stenosi mitralica.
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