L’impatto del tabagismo sugli eventi avversi cardiovascolari maggiori (MACE) e sulla mortalità nei pazienti con diabete mellito tipo 2 (T2D) rimane oggetto di studio. Nella presente analisi, 761 pazienti con T2D di età compresa tra 55 e 66 anni sono stati seguiti nello studio prospettico osservazionale “CArdiovascolar Risk Factors in Patients with Diabetes – a Prospective study in Primary care (CARDIPP)”. I livelli di proteina C-reattiva, vitamina D, così come la percentuale di partecipanti trattati con antipertensivi, ASA, statine e farmaci antidiabetici, sono risultati simili tra pazienti fumatori e non fumatori. Il follow-up mediano è risultato pari a 11.9 anni. Il fumo è risultato associato a un aumentato rischio di mortalità per tutte le cause (hazard ratio: 2.24; intervallo di confidenza al 95%: 1.40-3.56, P<0.001), ma non di MACE (hazard ratio: 1.30; intervallo di confidenza al 95%: 0.77-2.18, P=0.328). In conclusione, nei pazienti con T2D, il fumo di sigaretta non è risultato associato a un aumentato rischio di MACE.
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