sindrome coronarica acuta

Lo studio ULTIMATE-DAPT: ultima chiamata per la DAPT di 12 mesi nella sindrome coronarica acuta?

Le Linee Guida raccomandano una strategia di doppia antiaggregazione (DAPT) di 12 mesi nei pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS) associando ad ASA un inibitore del recettore P2Y12, preferibilmente ticagrelor o prasugrel . Tuttavia, alcuni studi hanno mostrato come la riduzione temporale della DAPT, seguita da monoterapia con inibitore del recettore P2Y12, sia in grado di ridurre i sanguinamenti senza aumentare gli eventi ischemici. Una recente meta-analisi…

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Placche non-culprit a rischio, ma FFR-negative nei pazienti con infarto miocardico: un dilemma clinico

Dopo un infarto miocardico gli eventi trombotici sono frequenti e non sempre prevedibili sulla base della misurazione di FFR delle lesioni nonculprit . Spesso, le lesioni che si complicano sono funzionalmente non significative, soprattutto se fornite di un ampio “core” necrotico e di un cap fibroso sottile. Queste stenosi possono essere individuate, invece, da uno studio con OCT.

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Patogenesi ed eventi clinici nelle sindromi coronariche acute: erosione verso rottura di placca

Le sindromi coronariche acute sono causate dalla rottura di una placca aterosclerotica con secondaria formazione del trombo; tuttavia, in un terzo dei casi studiati con Optical Coherence Tomography (OCT), il cap fibroso appare intatto e la causa del trombo risiede in una erosione della placca culprit((Quillard T, Franck G, Mawson T, Folco E, Libby P. Mechanisms of erosion of atherosclerotic plaques. Curr Opin Lipidol2017;28:434–441. https://doi.org/10.1097/MOL.)). In questi casi l’infiltrato leucocitario è minore, i livelli di proteina C e di infiammazione sistemica meno elevati rispetto alla classica rottura di placca((Nakajima A, Sugiyama T, Araki M, et al. Plaque rupture, compared with plaque erosion, is associated with a higher level of pancoronary inflammation. JACC Cardiovasc Imaging 2022;15:828–839. https://doi.org/10.1016/j.jcmg.2021.10.014.)). Non è noto se la diversa patogenesi dell’evento acuto possa avere ripercussioni sul rischio del paziente nella sua successiva storia clinica.

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Stent ricoperti di titanio-ossido nitrico: una alternativa agli stent a rilascio di farmaco?

Gli stent a maglie molto sottili di cobalto cromo ricoperti di titanio che espongono ossido nitrico verso il lume vasale (TiNO coated) – noti anche come “stent bioattivi”- mostrano una più rapida endotelizzazione rispetto agli stent medicati a rilascio di everolimus (EES) e si sono dimostrati “non-inferiori” rispetto a questi ultimi in uno studio con un follow-up di 12 mesi in pazienti con sindrome coronarica acuta. I risultati clinici a lungo termine non sono tuttavia noti.

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Infiammazione del tessuto adiposo pericoronarico: significato della sua individuazione alla TC coronarica

L’infiammazione svolge un ruolo rilevante nella formazione della placca aterosclerotica e nei processi che portano alla instabilizzazione e rottura, substrato fisiopatologico delle sindromi coronariche acute (ACS – 1). L’infiammazione può cambiare le caratteristiche del tessuto adiposo circostante, che sono individuate dalla CT coronarica (CTA) come modificazione del grado di attenuazione (riduzione dei valori densitometrici) del grasso perivascolare che presenta valori meno negativi di unità Hounsfield [HU] (più vicini a -30 HU), rispetto a quello lipidico che è invece caratterizzato da valori HU più negativi (vicini a -190 HU).

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Transient vs In-Hospital Persistent Acute Kidney Injury in Patients With Acute Coronary Syndrome.

Il nostro studio è focalizzato sull’impatto prognostico della persistenza di danno renale residuo in seguito all’insufficienza renale acuta (AKI) nei pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS) sottoposti a una strategia invasiva. Ci sono solide evidenze in letteratura che dimostrano come l’insorgenza di AKI nei pazienti sottoposti a coronarografia e/o angioplastica percutanea (PCI) si associ a un rischio maggiore di eventi avversi fatali e non fatali.

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Ticagrelor o clopidogrel nelle sindromi coronariche acute? dati del mondo reale.

La scelta dell’inibitore del recettore P2Y12 da associare all’ASA nei pazienti con sindrome coronarica acuta (ACS), è tuttora oggetto di controversia. Lo studio PLATO, pubblicato nel 2009, ha mostrato che ticagrelor rispetto a clopidogrel ha ridotto gli eventi trombotici e la mortalità cardiovascolare, pur aumentando contemporaneamente le complicanze emorragiche. Tuttavia, studi e analisi successive non hanno confermato tale superiorità. Inoltre, i pazienti inseriti nei trial hanno caratteristiche cliniche e angiografiche differenti da quelli osservati nel mondo reale. Pare perciò necessaria una conferma dei risultati dei trial utilizzando dati osservazionali.

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Gender Differences in Takotsubo Syndrome.

Background: Male sex in takotsubo syndrome (TTS) has a low incidence and it is still not well characterized.

Objectives: The aim of the present study is to describe TTS sex differences.

Methods: TTS patients enrolled in the international multicenter GEIST (GErman Italian Spanish Takotsubo) registry were analyzed. Comparisons between sexes were performed within the overall cohort and using an adjusted analysis with 1:1 propensity score matching for age, comorbidities, and kind of trigger.

Results: In total, 286 (11%) of 2,492 TTS patients were men. Male patients were younger (age 69 ± 13 years vs 71 ± 11 years; p= 0.005), with higher prevalence of comorbid conditions (diabetes mellitus 25% vs 19%; p= 0.01; pulmonary diseases 21% vs 15%; p= 0.006; malignancies 25% vs 13%; p< 0.001) and physical trigger (55 vs 32% p< 0.01). Propensity-score matching yielded 207 patients from each group. After 1:1 propensity matching, male patients had higher rates of cardiogenic shock and in-hospital mortality (16% vs 6% and 8% vs 3%, respectively; both p< 0.05). Long-term mortality rate was 4.3% per patient-year (men 10%, women 3.8%). Survival analysis showed higher mortality rate in men during the acute phase in both cohorts (overall: p< 0.001; matched: p= 0.001); mortality rate after 60 days was higher in men in the overall (p= 0.002) but not in the matched cohort (p= 0.541). Within the overall population, male sex remained independently associated with both in-hospital (OR: 2.26; 95% CI: 1.16-4.40) and long-term mortality (HR: 1.83; 95% CI: 1.32-2.52). Conclusions: Male TTS is featured by a distinct high-risk phenotype requiring close in-hospital monitoring and long-term follow-up.

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