Screening and cardiovascular risk assessment
- 1) Vista l’alta prevalenza di diabete non diagnosticato, ogni paziente con malattia cardiovascolare deve essere studiato per la possibile presenza di diabete determinando la glicemia a digiuno e l’HbA1C.
- 2) Ogni paziente con diabete deve essere valutato per eventuale malattia cardiovascolare indagando l’anamnesi e la presenza di sintomatologia rivelatrice.
- 3) A ogni visita di controllo, il paziente diabetico deve essere indagato per la presenza di eventuali sintomi o segni di scompenso cardiaco.
- 4) A ogni visita, inoltre, nel paziente diabetico va indagata la presenza di nefropatia cronica, determinando la GFR e il rapporto albuminuria/creatininuria.
- 5) Con diabete di tipo 2, il rischio cardiovascolare va misurato sulla base della presenza di eventuale malattia aterosclerotica o di severo danno d’organo; in loro assenza va stabilito il rischio utilizzando lo SCORE2-Diabetes.
Evidence-based, person-centred treatment strategies in patients with type 2 diabetes and cardiovascular disease
- 1) Nella scelta della terapia anti-diabetica va data priorità ai farmaci con comprovata azione benefica e sicurezza dal punto di vista cardiovascolare.
- 2) Se il paziente è in terapia con farmaci che non hanno comprovata sicurezza ed efficacia cardiovascolare, si raccomanda di effettuare uno “switch” verso farmaci di provata sicurezza ed efficacia cardiovascolare.
- 3) Nei pazienti con diabete di tipo 2 e malattia cardiovascolare su base aterosclerotica è raccomandato il trattamento con agonista recettoriale GLP-1 e con un inibitore SGLT 2 di provata efficacia, in aggiunta alla “standard care” e indipendentemente dal controllo della glicemia o dal valore di HbA1C.
- 4) Nel paziente con diabete di tipo 2 e scompenso cardiaco è raccomandato l’utilizzo di inibitore SGLT2, indipendentemente dal valore di frazione di eiezione, in aggiunta alla “standard care” per ridurre le ospedalizzazioni e la mortalità cardiaca.
- 5) I pazienti diabetici di tipo 2 con nefropatia cronica dovrebbero essere trattati con un inibitore SGLT2 e con un antagonista recettoriale non steroideo dei mineralcorticoidi (finerenone).
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