Ivabradine versus bisoprolol in the treatment of inappropriate sinus tachycardia.

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Beta-bloccanti e ivabradina sono farmaci comunemente utilizzati nel trattamento della tachicardia sinusale inappropriata. Tuttavia, la loro efficacia a lungo termine rimane sconosciuta e rappresenta l’oggetto della presente analisi. In questo studio prospettico, open-label, gli Autori hanno arruolato 40 pazienti con tachicardia sinusale inappropriata, trattati con bisoprololo o ivabradina. L’ivabradina è risultata generalmente meglio tollerata (solo 2/20 pazienti hanno presentato fosfeni) rispetto al bisoprololo (8/20 hanno sospeso il farmaco per ipotensione e debolezza). L’ivabradina è risultata maggiormente efficace rispetto al bisoprololo nel ridurre la frequenza cardiaca (FC) media all’ECG sec. Holter a 3 e 24 mesi. Inoltre, l’ivabradina (ma non il bisoprololo) ha ridotto significativamente la FC media notturna, la FC massima e minima all’ECG sec. Holter, aumentando significativamente la durata e il carico massimo raggiunto all’ECG da sforzo. In conclusione, l’ivabradina è risultata meglio tollerata del bisoprololo nei pazienti con tachicardia sinusale inappropriata e pare associarsi a un miglior controllo della FC e della capacità di esercizio durante un follow-up a breve e lungo termine.

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